Prosegue sistematico ed inarrestabile il respingimento dei profughi da parte dell’Austria verso l’Italia, che sta contribuendo a rendere ancor più drammatica l’emergenza immigrazione da parte degli Operatori di Polizia, “perché i colleghi non ce la fanno più ad affrontare da soli un’emergenza che ha ormai superato ogni livello di gestibilità. E si parla di tutti i colleghi impegnati in ogni angolo del Paese perché l’Italia è letteralmente sotto assedio in quanto rappresenta per i clandestini la porta per accedere in Europa, ma la comunità internazionale continua a fingere che questa cosa non abbia peso, ben sollevata, invece, dal fatto che tutti debbano passare da qui anche se la loro destinazione è tutt’altra”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, torna sulla questione già denunciata dal Sindacato Indipendente di Polizia nei giorni scorsi, quando dal Commissariato del Brennero è giunto l’allarme per via del fatto che le autorità austriache respingono in Italia centinaia e centinaia di stranieri, con un aggravio insostenibile delle attività cui i Poliziotti devono far fronte specie considerato “il rifiuto dei clandestini – ha spiegato il Coisp – di sottoporsi ai rilievi dattiloscopici previsti dalla legge, cui deve seguire una denuncia, che comporta notevoli difficoltà amministrative ed organizzative”.
Oltre 1.400 gli stranieri rispediti nel nostro Paese fra luglio e agosto, già superati i 700 clandestini respinti nella sola metà di settembre, 118 solo nella giornata di mercoledì.
Numeri importanti che si aggiungono alle cifre da capogiro che fanno dell’emergenza immigrazione “un fenomeno che sta mettendo letteralmente e completamente in ginocchio il sistema – aggiunge Maccari – sotto tutti i punti di vista, in particolare quelli che ci coinvolgono, perché con questi uomini e con questi mezzi non possiamo far fronte a tutto quanto consegue all’arrivo di folle oceaniche dirette per lo più altrove, specie in nord Europa, ma che travolgono nei fatti la sola Italia”.
“Si persevera a trattare situazioni diverse in egual maniera – insiste il Segretario Generale del Coisp -, con ciò perpetuando la più grave delle ingiustizie la cui conseguenze ricadono sui soli cittadini italiani, ed il cui prezzo, soprattutto in termini di salute e di sacrifici immani, viene pagato solo dalle Forze dell’Ordine. L’Europa se ne infischia del fatto che siamo al collasso e che così non ci riprenderemo più, ed il Governo non trova il modo di far valere la scomoda situazione dell’Italia, persistendo piuttosto a farsi bello vantandosi della propria capacità di accoglienza che grava però sulla nostra sola pelle, addirittura destinando ad altri le risorse che servirebbero ad alleviare le fatiche immani che compiamo, garantendoci così quantomeno di limitare al massimo i rischi”.