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Immigrazione, Zaia ai prefetti del Veneto: “Via i profughi dalle località turistiche, stagione estiva a rischio”

Creato il 13 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Via subito tutti i profughi che sono attualmente collocati in tutte le località turistiche del Veneto e basta nuove allocazioni. E’ questo il senso di una lettera ufficiale inviata oggi dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia a tutti i prefetti del Veneto, nella quale si fa portavoce “degli allarmi, dei timori e degli appelli” a lui rivolti da Sindaci, cittadini e imprenditori del turismo Veneto, che “vedono minacciato il buon esito della stagione estiva dall’invio di profughi, già avvenuto in varie località”. Napolitano: “Nel nostro Paese si sono logorati i valori della solidarietà”.

(rt.com)

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La richiesta del Presidente del Veneto, Luca Zaia, ai prefetti. “Gli annunci delle ultime ore, che individuano strutture ricettive e turistiche, oltre ad immobili di privati cittadini, nelle zone del litorale veneto e del bacino termale euganeo quali sedi in cui allocare gli ultimi arrivi di immigrati, seguiti da episodi di vero e proprio ‘scarico’, avvenuti recentemente nel trevigiano e nella zona dei Colli nel padovano, stanno facendo montare la protesta delle comunità locali, dei Sindaci dei Comuni minacciati e degli operatori turistici”, scrive Zaia, ricordando che il Veneto è la prima Regione turistica d’Italia e la sesta d’Europa, con 63 milioni di presenze (pari al 15% del volume nazionale), con 17 miliardi di fatturato annuo compreso l’indotto, con 420 mila occupati nel settore, e con un contributo dell’8% all’intero Prodotto Interno Lordo Regionale.

Sul tema interviene il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervistato da “Agorà”. “Ci sono persone che fuggono dalla fame e cercano un lavoro in Europa. Ma il problema dei rifugiati è ‘altro’ e non si discute: bisogna dare asilo a chi fugge dalle persecuzioni e dalla guerra. E come si può dire: ‘lì sì, da noi no?’ E’ una aberrazione. Nel nostro Paese si sono logorati i valori della solidarietà - denuncia il presidente emerito -. Adesso, in qualche modo, ritorna in questione anche il tema dell’unità nazionale, dell’unità dello Stato perché, insomma, non può un qualsiasi presidente di Regione dare direttive ai prefetti e ai sindaci”. (ADNKRONOS)


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