Immodesty Blaize...La Burlesquer piu' glamour

Creato il 13 aprile 2010 da Sophielamour

«Mi sfilo il reggiseno lentamente, lo afferro con la punta delle dita e lo lancio al pubblico, ma barcollo sui tacchi, sbaglio mira e il mio bra rosso atterra su una lampada alogena. Fiamme, fumo, un odore terribile in sala… È panico, ma tutti s’alzano in piedi ad applaudire credendo sia un fuoriprogramma voluto».

Anche questo è burlesque, l’arte che ha trasformato l’americana Dita Von Teese in una diva e che sta facendo la fortuna di Immodesty Blaize, trentunenne ballerina inglese dal temperamento bollente e dal carattere indomabile.

«Danza, striptease, abiti vintage dell’era vittoriana, lingerie, trasgressione e tanto glamour: che le piaccia o no, io mi guadagno da vivere così» afferma spavalda Blaize, forte delle decine di sold out al Koko Club di Londra. Immodesty non dialoga, provoca, interrompe le domande, si autoproclama star, ride e sorride come un’attrice consumata.

Ma è estremamente simpatica. Anche quando diventa permalosa. Per esempio, quando le si ricorda della coppa di champagne alta 3 metri in cui s’immerge voluttuosa e seminuda la rivale Dita. «Guardi, io mi avvinghio a un telefono alto 5 metri tempestato di Swarovski e, per coprire i capezzoli, indosso “puntini” d’oro bianco» è la sua replica piccata.

Un altro nervo scoperto è la storia, mai raccontata per intero, dell’intervento della polizia durante uno spettacolo in diretta tv: «Nessun arresto! Solo una banale questione di tanga, mon amour (dice proprio così, ndr). Era così sottile che sembrava non indossassi niente. Erano le 5 del pomeriggio e qualcuno da casa, mentre sorbiva il tè, ha pensato bene di chiamare la polizia, che ha fatto irruzione negli studi. Scrutando da vicino, hanno intuito che non ero nuda. Niente manette, dunque. Peccato»

 

Fidanzata? «Secondo lei ho tempo da perdere? Gli uomini scadono. Dopo tre mesi non hanno più nulla da dire. E da dare». Già. Immodesty, quelli che vengono da Marte, li ha inquadrati fin da giovanissima quando, sotto falso nome, si spogliava in un club londinese per soli uomini: «Un’esperienza patetica, ma mi ha insegnato l’arte dello striptease. O meglio, l’arte di farvi andare fuori di testa scoprendo 2 centimetri di gluteo».

Cogliere miss Blaize impreparata non è facile. Nemmeno quando, a sorpresa, la conversazione scivola sui miracoli della chirurgia estetica. «I miei copricapezzoli e le autoreggenti sono originali» dice tutto d’un fiato, con una risata beffarda, che sa tanto di «ci vuole ben altro per fregarmi».

Resta solo da capire quanta distanza ci sia, nella vita quotidiana, tra il personaggio Immodesty e Kelly Fletcher (il suo vero nome). «Glielo giuro, non mi vedrà mai vestita da casalinga. Nemmeno alle 11 di mattina. Io amo l’eleganza, la bellezza, lo stile. Sono immodesta da quando ho 13 anni. Voglio essere sexy, ammirata e, a volte, anche adorata. Dedico ore alla cura della mia pelle color alabastro e mi piace da impazzire quando gli uomini mi mangiano con gli occhi. Tutte le donne vogliono sentirsi così, anche quelle che non lo ammettono».

E che, poi, affollano i suoi spettacoli e sognano di vivere come lei. «L’altra sera, una bellissima ragazza di 22 anni è venuta in camerino per dirmi che non si sentiva a suo agio con il look da studentessa, eredità della mamma, inflessibile insegnante universitaria con occhialini tondi e gonne tipo plaid. Allora le ho fatto fare due giravolte su se stessa, poi ho sparato alto: “Hai un gran fisico, peccato che con quella tonaca addosso nessuno se ne possa accorgere. Baby, una ragazza con un sedere da brasiliana come il tuo non ha diritto a essere depressa”».

Diva burlesque e psicologa da backstage, dunque. «Ironizzi pure, ma le donne che vivono male sono quelle che soffrono in silenzio guardandosi allo specchio».


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :