Sperando di no inaugureerei l'ennesima delle mie riflessioni politicamente scorrette.
Premesso che l'indecenza è ormai al massimo e che il presidentissimo B. dovrebbe prendere baracca, Bossi e burattini e andarsene a casa, non solo per Ruby ma anche e soprattutto per un governo bugiardo, farlocco e fermo da mesi.
La riflessione è che però questa società è assai strana perchè, accanto all'onnipresente messaggio moralista e politicamente corretto (per non dire cattolicheggiante e filopapale), fa passare di fatto il messaggio di Ruby, Berlusconi, dei tronisti, delle Cipriani, del nulla che guadagna più del sodo, e, diciamocelo, le Cappellane sono un possente virgulto del berlusconismo, e sono sostanzialmente a favore di ogni sana perversione umana.
Qual'è il punto allora?
E' che una società che veicola due messaggi opposti è una società profondamente contraddittoria, e che dove viene detto in contemporanea che X si deve e non si deve fare la morale naviga nel nulla e rischia di scomparire.
Il punto è che nel pieno di questa contraddizione non si è capaci di reperire una bussola morale, anche fosse l'immoralità stessa; ci si ritrova quindi costantemente nell'impossibile compito di mediazione e di sintesi di questi due istinti primari: il bigottismo e lo sgualdrinismo, che presi da soli sono assolutamente irricevibili.
Ergo, Berlusconi poteva, anzi doveva, fare i suoi porci comodi a casa sua, come d'altronde succede regolarmente nel Convento al Manzo Discount? E se sì, perchè condannarlo?
Capiamo quindi l'entità colossalmente tragica di questo cortocircuito tra moralità e legalità, perchè se si vuole fare piazza pulita del cattolicesimo e delle sue assurde imposizioni si rischia di arrivare a legittimare qualsiasi cosa, come il partito dei pedofili in Svezia, che, scusate la rudezza, è una vera e propria aberrazione, un abominio della civiltà secolarizzata.