Immortali per un momento: I pini di Pasternak

Creato il 01 novembre 2013 da Candida
 
Rieccomi. Il giorno di Ognisanti. Giorni in cui eterno e quotidiano trovano qualche ponte, magari scherzoso, sghembo e financo commerciale, ma il desiderio è quello. Quale miglior modo di festeggiarlo se non leggendo Pasternak? Il quadro è di Katia Margolis e qui in musica grazie alla voce, soavissima, di Julja Ziganšina. Grazie, amiche!
I pini


Nell'erba, tra balsamine silvestri,Pratoline e ranuncoli di campo,siamo stesi noi, le braccia indietroE al cielo le teste rivolte.
L'erba sul sentiero di piniE' impenetrabile e fitta.Ci guardiamo l'un l'altro e ancoraCambiamo pose e posti.
Ed ecco, immortali per un momento,Nel novero dei pini siamo accoltiE da malattie, epidemieE da morte noi siamo liberati.
Con deliberata monotoniaCome balsamo, il denso azzurroSi stende a terra a sprazziE ci imbratta le maniche.
Dividiamo il riposo del rossobosco,Al brulichio delle formicheСonifero soporifero miscuglioDi limone e incenso respirando.
E tanto impetuosi son nel bluDei tronchi di fuoco gli slanci,E tanto a lungo le braccia teniamoSotto le teste arrovesciate in su,
E tanto spazio c'è nello sguardo,E così docili son tutti là fuori,Che tra i tronchi il mare chissà doveDi vedere continuamente mi pare.
Sono onde più alte di queste fronde,E, rovinando dagli scogli,Scagliano di granchi una grandine Dal fondale in subbuglio.
E a sera dietro il rimorchiosulle boe si trascina l'imbrunireE si colora d'olio di pesceE di velata nebbiolina d'ambra.
Fa buio, e a poco a pocoLa luna seppellisce ogni traccia Sotto la bianca magia della schiumaE la nera magia dell'acqua.
E le onde son sempre più sonore e alte,E il pubblico sulla zatteraS'affolla a un palo con un cartelloChe non si distingue in lontananza.
Qui l'originale: