
Gli investigatori dell’Icqrf hanno accertato che negli anni 2014 e 2015 sono state commercializzate come olio 100% italiano oltre 2 mila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente invece da Spagna e Grecia. Il complesso sistema di frode prevedeva il ruolo di imprese “cartiere” pugliesi e calabresi che emettevano documenti falsi sull’origine italiana dell’olio extravergine di oliva, in realtà spagnolo o greco, che tramite artifizi e triangolazioni documentali arrivava presso ignari soggetti imbottigliatori già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato. I soggetti coinvolti smaltivano poi l’olio non italiano attraverso vendite fittizie a operatori compiacenti, anche esteri, per farne perdere le tracce. Gli omologhi organismi di controllo esteri – interpellati dall’Unità Investigativa Centrale dell’ICQRF – hanno confermato la fittizietà delle operazioni di vendita, confermando le ipotesi investigative.L’ICQRF e la Guardia di Finanza di Andria, Crotone e Gioia Tauro ha così eseguito 16 sequestri e 12 perquisizioni.
Nel corso dell’operazione è stata sequestrata un’ingente mole di documentazione e anche materiale informatico, attualmente al vaglio degli investigatori dell’Icqrf. Le partite di falso olio 100% italiano sono state rintracciate tramite la documentazione di vendita: le quote ancora residue saranno ritirate dal mercato mediante un articolato sistema di richiamo dei prodotti irregolari.