I molti che sostengono la fuoriuscita della Grecia dall'UE, non si rendono conto che questo provocherebbe solo che ulteriori disastri economici, non solo per l'insolvente
Ellas, ma anche per il resto d'Europa. Le nuove politiche restrittive adottate dal governo greco servono per arrivare ad un pareggio di bilancio entro il 2013. Purtroppo i greci si troveranno a pagare un debito pressoché impagabile. Miliardi e miliardi di euro. Ma qui non centra solo la Grecia, centra anche l'Europa, che non avendo una valenza sul piano politico (ovvero non rappresenta gli
Stati Uniti d'Europa) ha grandi difficoltà nel gestire la situazione economica, promuovendo pacchetti di aiuti che rimandano per qualche mese il problema, prima di fare il vero passo coraggioso. I leader europei non percepiscono il vero valore della crisi e non propongono riforme realmente strutturali: i
mea culpa dovrebbero sprecarsi, ma sappiamo che a questo mondo sono un'utopia. Serve più coraggio per salvare l'euro e il mercato unico, così come l'Unione Europa.
Staremo a vedere se ancora predominerà quello spirito sognante di coloro che sperano in un'Europa unita realmente, anzi negli Stati Uniti d'Europa.
Ecco alcuni link per approfondire il tema:
- Si intensificano le voci di un default (Ticinonews);
- Taglio del 20% sulle pensioni. Altri scioperi in arrivo (ilmediterraneo.it);
- G20: ricetta anti crisi. Grecia: la scure di Moody’s e il fantasma default (Forexinfo);
- Grecia, è allarme suicidi per la crisi (Corriere della Sera).