I parabeni sono stati finora considerati non cancerogeni e legalmente autorizzati nell’Unione Europea e largamente utilizzati nell’industria cosmetica in quanto ritenuti sicuri, ma già in passato diversi studi hanno tentato di testarne l’eventuale pericolosità. I riultato ottenuti però si sono sempre limitati alle normali dermatiti o irritazioni cutanee e altre reazioni allergiche.
Da una ricerca più recente è emerso che nei tessuti di numerose pazienti sottoposte a mastectomia è stata rintracciata la presenza di parabeni. La ricerca, condotta dalla professoressa Philippa Darbre dell’Università inglese di Reading, pubblicata sulla rivista “Journal of Applied Toxicology”, si è basata su un totale di 160 campioni prelevati tra il 2005 e il 2008 a 40 pazienti di sesso femminile, affette da 20 tipi differenti di tumore primario alla mammella ed è emerso che nel 99% dei casi era contenuto almeno un tipo di parabene, mentre nel 60% ce n’erano ben cinque. Secondo la professoressa Darbre “questi risultati sono preoccupanti perché è stato dimostrato che i parabeni sono in grado di simulare l’azione dell’ormone estrogeno femminile. Quest’ultimo può portare a sviluppare i tumori al seno. Molte delle concentrazioni dei parabeni misurate nei tessuti delle donne con cancro al seno sarebbero sufficienti a produrre questo risultato”.
i comuni parabeni presenti nei prodotti commerciali sono indicati sulle etichette degli “ingredienti” come: Metil-Parabene (E218; il suo sale sodico E219), Etil-Parabene (E214; il suo sale sodico E215), Propil-Parabene (E216; il suo sale sodico E217), Butil-Parabene, Isobutil-Parabene, Isopropil-Parabene, Benzil-Parabene
Quindi alla luce dei fatti è preferibile scegliere prodotti paraben free… occhio all’etichetta