“Il potere delle persone è più forte delle persone al potere”. Così Roberto Saviano, autore del celebre romanzo criminale Gomorra, si era espresso in occasione di un protesta pacifica, svoltasi a Zuccotti Park, balzata alle cronache con l’appellativo di Occupy Wall Street. Questa pseudoprotesta, partorita e organizzata dall’omonimo movimento di contestazione pacifica, aveva come obiettivo quello di porre sotto i riflettori mediatici e soprattutto denunciare gli abusi del capitalismo finanziario.
Occupy Wall Street
Un elemento che ha contraddistinto Occupy Wall Street è stata, al contrario di quel che siamo portati ad immaginare, la nonviolenza gandhiana utilizzata dai partecipanti alla manifestazione al fine di comunicare un messaggio, quel messaggio per il quale erano scesi simbolicamente in piazza. Niente fumogeni, niente risse, niente scontri con la polizia, niente bombe carta, niente caos, niente di niente. Gli organizzatori, ispirati dalle Proteste nel Nordafrica e Medio Oriente, avevano capito che la violenza, gli insulti e gli sberleffi andavano solamente a contrastare e oscurare l’obiettivo principale della protesta: informare le persone riguardo alla disuguaglianza economica che regna nel pianeta.
Tutti sapevano perché si scendeva in piazza, tutti i cittadini americani erano al corrente del fine ultimo della protesta proprio perché i media in genere si sono dovuti concentrare sul fine e non sui mezzi violenti e feroci adoperati per raggiungerlo.
Le cose in Italia risultano purtroppo leggermente differenti…
Qualcuno di voi ha una vaga idea del motivo reale per il quale i forconi protestavano? Qualcuno ne era veramente a conoscenza? No! E indovinate il perché! Al contrario di Occupy Wall Street, i partecipanti erano armati, le organizzazioni malavitose si erano infiltrate nel movimento e perciò l’informazione è stata deviata ai mezzi utilizzati e non al fine. Il risultato? Nessuna risposta dalle istituzioni, feriti e indagini in corso. Niente di più! Invece di migliorare la situazione, l’hanno esasperata e aggravata.
Troppe e diverse richieste, troppe e confuse aspettative e obiettivi hanno generato un intruglio velenoso e nocivo per la collettività. La Protesta dei Forconi si è dimostrata per quello che era: un fritto misto marcio e puzzolente.
La disinformazione genera capri espiatori, violenza e tumulti. Come una scopa riesce a riunire e ad accorpare centinaia e centinaia di persone, scatenando così un assalto non una protesta.
Alla luce di tutto ciò, rivisitando in chiave più contemporanea la citazione di Saviano, affermerei che: “L’unione di persone disinformate o malinformate è più pericolosa degli incompetenti al potere”.