Vuoi per lavoro,vuoi per passione, la pizza è sempre nei miei pensieri. Amo questo prodotto tutto italiano da sempre e sono in perenne ricerca di qualcosa che mi stupisca nella massa, purtroppo ancora diffusa, di un’offerta che troppo spesso lascia a desiderare.
Ecco perché la curiosità mi ha spinto per ben due volte in una settimana a provare la pizza di Massimiliano Prete che a Saluzzo (Cn) sta facendo la sua piccola rivoluzione del gusto. Ex pasticciere con una grande passione per il mondo dei lievitati, Massimiliano apre tre anni fa il Teatro del Gusto (che è anche ristorante) e a maggio dello scorso anno Gusto Divino. Due locali molto diversi, per impostazione e per offerta, ma entrambi con l’assoluta attenzione verso la qualità.
Gusto Divino nasce dal percorso di sperimentazione di
Massimiliano Prete che lo ha portato a studiare tecniche innovative, a incontrare esperti del settore come nutrizionisti, chef, ricercatori, pionieri della
pizza gourmet (io l’ho conosciuto durante la passata edizione di
Pizzaup, il simposio tecnico sulla pizza italiana organizzato dal Molino Quaglia), ricercare materie prime di altissima qualità e rivisitare i sapori tradizionali per offrire ai clienti una
carta di pizze per nulla banali. E se al
Teatro del Gusto la scelta è tra pizze “classiche” e un’ottima cucina, l’offerta da
Gusto Divino spazia anche dalla
Pala alla
Fa Croc, dal
Pizz’Otto alla
Croccante. Gli impasti sono con farine macinate a pietra di grano 100% italiano e ricco di fibre, lievito madre e lunghe fermentazioni, i prodotti sono freschi e di stagione, i latticini e il pomodoro pelato vengono rigorosamente lavorati a mano.
Gli chef stellati
Enrico Crippa e
Savino Mongelli hanno definito gli impasti di
Massimiliano Prete “un soffio d’aria”, e la sensazione provando il menù degustazione è proprio quella: sono leggeri, digeribili, eterei.
Io ho mangiato la
Margherita realizzata con
Petra 3-5 e
9 nella versione
Pizz’Otto in cui l’impasto soffice e alto, è realizzato con poolish (biga) ossia attraverso un impasto indiretto che subisce una doppia lavorazione. Il secondo assaggio è stato di una
Pizza Croccante il cui impasto (Petra 3) è ad alto grado di idratazione, a lievitazione mista e a lunga fermentazione. Il risultato? Una struttura croccante e friabile, la mia preferita. L’ultima degustazione è stata per una focaccia romana imbottita che da
Gusto Divino si chiama
Fa Croc: frutto di una cottura in bianco che esalta la croccantezza del prodotto.
E con un passato da pasticcere, sua l’ex Pasticceria Caffetteria PiazzAffari che oggi ospita
Gusto Divino, anche i dolci meritano l’assaggio. Il mio preferito? Il
Tiramisù.