Oggi non parlerò di computer in senso stretto, anche se mi manterrò più o meno in un settore affine, parlando di privacy: un argomento che, peraltro, ho già trattato più volte, in riferimento a Facebook e a vari sistemi per proteggere le nostre informazioni personali in Rete.
Come forse saprete già, o almeno come in teoria dovreste sapere, dall’inizio dell’anno tutti i numeri telefonici presenti nell’elenco sono diventati zona di caccia libera per qualsivoglia azienda, interessata a riempirci di spam telefonico e di informazioni inutili sui suoi prodotti. Sì, mi riferisco proprio a quelle simpatiche telefonate del tipo “Buongiorno, siamo l’azienda Tal dei Tali e vorremmo parlarle della nostra fantastica offerta...” eccetera eccetera, telefonate che di solito arrivano all’ora di pranzo, o comunque in altri momenti fastidiosi della giornata. Il cosiddetto telemarketing, insomma. Questa innovazione è dovuta a una precisa scelta del nostro amato governo, sempre attento a procurare il massimo danno possibile alla sua popolazione: tutti i numeri in elenco sono a disposizione delle aziende, alla faccia di qualsiasi legge sulla privacy, che dovrebbe tutelare i nostri dati personali.
C’è una via d’uscita, in teoria, ed è quella di inserire il nostro numero in un apposito elenco, riservato a chi non vuole essere infastidito da indispensabili promozioni telefoniche; effettuare quello che in campo informatico si chiamerebbe “opt-out”, insomma, e che abbiamo già visto parlando di come bloccare Google Analytics. La lista di esclusione è chiamata col nome bizzarro di "Registro delle Opposizioni": se ci iscriveremo a questo Registro delle Opposizioni, le aziende non avranno più il diritto di molestarci ogni volta che vogliono. Sia chiaro, ciò non significa che non ci telefoneranno più; significa solo che non potranno più telefonarci legalmente.
Sorvolando sull’assurdità di tutto ciò, il punto è il seguente: ora come ora, il governo ha deciso che tutti noi abbiamo dato automaticamente il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie. Se vogliamo negare questo consenso, e dunque opporci a questa decisione di rendere pubblici i numeri in elenco, dobbiamo iscriverci a un’apposita lista, il Registro delle Opposizioni, e sperare che, una volta tanto, le aziende in questione rispettino la legge (e la marmotta confeziona la cioccolata).
Troviamo tutte le informazioni su questo sito:
http://abbonati.registrodelleopposizioni.it/abbonati/home-abbonato
Già dalla prima pagina, abbiamo la spiegazione di quanto detto sopra:
- Via Web
- Via Telefono
- Via Raccomandata
- Via Fax
- Via E-mail
Iscrizione via Web
Per iscriversi al Registro delle Opposizioni via Web, e quindi negare il consenso all'uso del nostro numero di telefono fisso per scopi pubblicitari, dobbiamo innanzitutto cliccare sul primo quadrato che vediamo, ossia questo:A questo punto, dopo aver accertato che tutti i dati siano corretti, clicchiamo "Invio" e la nostra richiesta di iscrizione al Registro delle Opposizioni sarà inviata.
Iscrizione via E-mail
Per iscriversi al Registro delle Opposizioni via E-mail, e quindi negare il consenso all'uso del nostro numero di telefono fisso per scopi pubblicitari, dobbiamo innanzitutto cliccare sull'ultimo quadrato che vediamo, ossia questo:Arriveremo a una pagina che conterrà gli indirizzi e-mail utili per iscriversi al registro. L'indirizzo di iscrizione, a cui dovremo inviare la nostra richiesta, è abbonati.rpo@fub.it
Ma cosa dobbiamo inviare? Dobbiamo inviare il seguente modulo, dopo averlo compilato al computer:
http://abbonati.registrodelleopposizioni.it/sites/default/files/Mod.RO-ABBONATO_email.pdf
Se lo stampiamo e lo compiliamo a mano, il modulo non sarà valido: dobbiamo per forza compilarlo al computer. Una volta fatto, alleghiamolo a un e-mail e spediamo il tutto all'indirizzo che ho inserito sopra. Dopodiché, ci arriverà un messaggio di conferma, per informarci che la nostra richiesta è stata inoltrata, e riceveremo anche un codice utenza, il quale ci servirà per verificare, o per telefono o al computer, lo stato della nostra richiesta. L'iscrizione non sarà automatica e immediata, ovviamente: siamo in Italia...