Non sappiamo da dove provenga l'assessore Francesca Danese, quello che sappiamo è dove vorremmo che vada: fuori dalla Giunta che amministra la capitale d'Italia.
Danese è assessore da esattamente due mesi e in due mesi ha fatto sostanzialmente due esternazioni principali. A coprire le due grandi deleghe del suo assessorato: le politiche sociali e la casa.
Sulla casa ha dichiarato, manco fosse l'ultima attivista dei terrificanti movimenti che occupano case a Roma (più per racket che per reale necessità) che non le piace, anzi "le crea problemi" quel passaggio del Decreto Lupi, l'art. 5, che finalmente vieta a chi occupa casa di qualcun altro, di prenderci la residenza e di aprirci utenze dei servizi (luce, acqua, gas). Una norma di buon senso contro il continuo sopruso - a Roma ne sappiamo qualcosa - che viene fatto del patrimonio immobiliare pubblico e privato, spesso requisito da bande di predoni e organizzazioni paracriminali che poi lo ri-assegnano arbitrariamente a persone che poi, una volta ottenuto il regalo, divengono automaticamente strumentalizzabili a fini politici. Tutti sanno che a Roma le occupazioni sono un racket che solo in parte (non sappiamo in che percentuale) dà risposte allo stato di necessità delle persone (anche questo a volte giustificabile e a volte no). Rispetto a tutto questo, appena nominata, la nostra eroina ha deciso di schierarsi dalla parte di chi occupa e non dalla parte di chi - nello specifico il Governo - sta cercando di mettere argine ad un vero e proprio racket ramificato e pericoloso.
E poi l'impegno. Con una città in cui la disoccupazione ha raggiunto percentuali allucinanti, su cosa si impegna la Giunta in prima battuta? Sul cercare un lavoro non alla gente onesta, capace, preparate, professionale che magari l'ha perduto, ma sul trovarlo ai criminali. Un lavoro ovviamente nella raccolta rifiuti. Perché (come è evidente osservando le situazioni di ogni campo nomadi e le migliaia di discariche abusive create in città) loro sono bravi in questo.
Nel video qui sopra la trasmissione Virus si è "divertita" a far vedere come sono bravi questi signori a trattare le immondizie. È esattamente come dire che si cercano pedofili per gestire scuole materne, perché loro sono esperti in materia. È come dire che l'assessorato alla mobilità dovrebbe assumere i parcheggiatori abusivi perché loro ne sanno parecchio di sosta. Una follia che dovrebbe essere sanata con delle dimissioni, perché altrimenti questa seconda cretinata potrebbe essere seguita da una terza. Sempre naturalmente dalla parte di chi delinque, di chi viola le leggi, di chi prevarica e sempre tassativamente in odio, in spregio e in mancanza di rispetto di chi cerca di comportarsi da cittadino onesto. Questo è inaccettabile. È inaccettabile che, specie in un periodo come questo, vi sia nella capitale d'Italia l'assessorato alle politiche sociali che si trasforma in assessorato alla tutela dell'illegalità, del racket, della ricettazione, della mafia, della violenza, del sopruso.
La riconciliazione con la città, qualcuno lo insegni allo speriamo presto ex assessore Danese, si ottiene solo quando tutti rispetteranno le regole.