La Federazione Cure Palliative
(FCP) è una Onlus di secondo livello che coordina, sul territorio
nazionale, 63 organizzazioni non profit impegnate nell'assistenza
ai malati inguaribili e alle loro famiglie.
La FCP è un punto di riferimento per tutti coloro che entrano in contatto con il mondo
delle cure palliative e della terapia del dolore per professione, per necessità,
per studio o per semplice interesse.
Scopo della FCP è,tra gli altri, quello di tutelare presso le istituzioni e la società civile,
i diritti della persona inguaribile o terminale e la qualità delle cure prestate.
Attraverso i loro delegati, le ONP e le Associazioni di volontariato hanno preso parte ad una giornata particolarmente importante: nell'occasione dell'Assemblea, infatti, si sono svolte le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo che guiderà la Federazione per i prossimi anni, come avevamo anticipato sul sito dell'A.R.T. alcune settimane fa.
Un momento rilevante nella vita di un'organizzazione così autorevole, come dimostrano le numerose candidature giunte dai membri FCP di tutta Italia. L'A.R.T. ha deciso di non proporre suoi rappresentanti, ma di riporre la sua fiducia nei candidati presenti.
Alcuni tra i più rappresentativi membri del Consiglio Direttivo uscente hanno voluto lasciare spazio ad un rinnovamento con l'intento di promuovere un cambiamento che possa rilanciare ulteriormente l'attività della FCP. Per questa ragione, nomi illustri delle cure palliative quali la presidente Francesca Crippa Floriani e i consiglieri Claude Fusco, Arnaldo Minetti, Daina Petracchi, Cristina Rebuzzi e Furio Zucco non erano nella rosa delle candidature.
Carissimi amici,
in molti mi avete chiesto perché, per la prima volta, non abbia riproposto la mia candidatura per il prossimo Consiglio Direttivo della Federazione Cure Palliative.
Il momento è particolarmente significativo e quindi ho ritenuto opportuno scrivere a tutti voi per darvi una risposta e soprattutto perché la mia decisione non venga vissuta come l’abbandono della FCP al suo destino proprio da parte di chi, nel lontano 1999, ha voluto e contribuito fattivamente alla sua fondazione. La motivazione della mia scelta è una sola ed è sostenuta dalla stessa, forte motivazione di quegli anni: è tempo di cambiamento nella continuità.
Un Organismo complesso come la nostra Federazione oggi ha bisogno di forze nuove, di energia creativa e di impegno costante da parte di chi ha la possibilità e l'età per reggere il ritmo di un’altra attività di volontariato. Un’attività che si sovrappone a quella costante che, ogni giorno, viene profusa da ognuno di noi sia nei luoghi di lavoro sia nella gestione delle nostre Associazioni di volontari, per raggiungere quegli obiettivi che sin dall’inizio ci hanno accomunato e che ci hanno convinto, 11 anni fa, a fondare la Federazione: la tutela dei diritti dei malati in fase avanzata a causa di una malattia inguaribile e delle loro famiglie, intervenendo sugli aspetti culturali, etici, comunicativi, normativi ed istituzionali.
Proprio nel momento in cui deve essere applicata la Legge 38, della quale molti rivendicano l’esclusiva paternità o maternità, la FCP, sempre indissolubilmente al fianco della Società Italiana di Cure Palliative, dovrà mantenere il suo ruolo di “cinghia di trasmissione” dei bisogni della popolazione verso le Istituzioni, evitando la deriva del predominio di logiche economiche e lobbiste che svuotino i contenuti del movimento per le cure palliative proprio quando devono prevalere i valori etici e qualitativi.
Dunque largo ai giovani, soprattutto se entusiasti!
Entusiasmo, impegno e rinnovamento nella continuità: questi, insomma, i punti cardinali che dovranno orientare la rotta del nuovo Consiglio Direttivo alla guida della FCP.
Nella sua lettera, il dr. Zucco ha voluto menzionare e ringraziare alcune persone che hanno profuso il loro impegno nella FCP e nelle rispettive realtà di appartenza, contribuendo a "rendere possibile il raggiungimento di risultati impensabili." Tra i membri dei Consigli Direttivi della FCP dal 1999 al 2006, è stata ricordata la Fondatrice dell'A.R.T., la dr.ssa Amanda Castello, da anni impegnata in prima linea, come volontaria e come professionista, nella battaglia per la diffusione della cultura delle cure palliative in Italia.
da sinistra, la dr.ssa Patrizia Budda, la dr.ssa Amanda Castello, relatrice al XII Congresso Nazionale SICP, il dr. Luigi Grassi e il dr. Augusto Caraceni.
Un'altro ringraziamento importante va a Daisy Gay, segretaria FCP, punto di riferimento per tutti gli aderenti, al quale l'A.R.T. si unisce pienamente:
"Un caro abbraccio a Daisy Gay. Senza di Lei e senza il suo impegno, il suo entusiasmo e il suo sorriso per tutti la FCP, in tutti questi anni, non avrebbe potuto contare su una memoria storica ed operativa veramente unica."
Daisy Gay, a destra, con Lucia Tagliaferri durante il Congresso Nazionale della SICP 2009
Le 47 Associazioni presenti all'Assemblea, tramite i loro delegati, hanno eletto tra i 17 candidati, i 10 membri del nuovo Consiglio Direttivo che abbiamo il piacere di presentarvi, con le rispettive Associazioni e città di provenienza oltre che, laddove possibile, le foto.
Giovanna Bacchini, A.V.D. Reggio Emilia - Segretario
Marta Bottino, Ass. Gigi Ghirotti Genova
Rocco Ditaranto, Fondazione Lu.V.I. Milano
Vittorio Guardamagna, Ass. Presenza Amica Garbagnate Milanese
Anna Mancini, ADVAR Treviso
Luca Moroni, Ass. Amici dell'Hospice di Abbiategrasso (MI) - Presidente
Giorgio Trizzino, SAMOT Palermo - Vicepresidente
Paola Serranò, La Compagnia delle Stelle Reggio Calabria
Daniela Galimberti, Ass. Il Mantello M. Comense (CO) - Tesoriere
Luigi Massaglia, ACCP Alfio Privitera Crema (CR)
Del Consiglio Direttivo fa parte inoltre il dr. Giovanni Zaninetta in quanto Presidente della Società Italiana di Cure Palliative, SICP.
Lo stesso Direttivo, riunitosi per la prima volta lo stesso giorno, ha eletto tra i nuovi membri del CD la persona che guiderà la FCP in qualità di Presidente: il dr. Luca Moroni.
Con una lettera ufficiale inviata a tutti i membri, il nostro Presidente ha dato l'avvio ai lavori del nuovo Consiglio.
Trattasi di uno tra i più significativi traguardi raggiunti grazie al contributo di tutti coloro che si battono per le cure palliative in Italia. La FCP, tra questi, ha avuto un ruolo rilevante nella definizione della legge, collaborando con il Ministero per la stesura della stessa.
Come sottolinea il titolo dell’intervento del dr. Zaninetta, e come abbiamo avuto modo di evidenziare più volte nelle pagine del nostro blog, la legge non può che essere un punto di partenza ed è fondamentale proseguire in questa battaglia di civiltà.
Alla luce del valore delle riflessioni del dr. Zaninetta, desideriamo poterle condividere con chi non era presente pubblicando sul blog alcuni estratti.
Lo faremo nei prossimi post
continuate a seguirci!