Buongiorno e bentornati!
Ho deciso di parlarvi di questo libro in quanto mi ha sorpreso positivamente, nonostante io non ami molto i libri ambientati in realtà regionali. Devo dire che l’ho trovato molto interessante e ben costruito, ma soprattutto, complice la componente temporale, è riuscito a portarmi in una dimensione diversa, pur rimanendo in una realtà regionale come quella della Sardegna.
Ma passiamo a un breve riassunto della trama.
Le vicende si svolgono alla fine dell’Ottocento in un paese arrampicato sui monti della Sardegna orientale di nome Abinei. Questo paese è immobile nello spazio e nel tempo, tanto che anche il numero degli abitanti è sempre stabile, invariato, e ogni morte è accompagnata da una nascita. Tutti credono che questo fatto dipenda da una sorta di destino superiore, ma c’è chi nota che alcune nascite sono accompagnate da delitti che danno tutta l’impressione di essere opera di un essere umano che voglia mantenere intatto a tutti i costi quell’equilibrio mistico.
È proprio a questo punto che entra in scena Efisio Marini, un personaggio inquietante e interessante che di mestiere fa l’imbalsamatore, il quale si dedica alle indagini che assumono dei toni decisamente forti.
È un personaggio particolare, antipatico, come ho già detto, ma che sicuramente non può lasciare indifferenti, se non altro per il suo particolare approccio nei confronti del corpo umano, cosa peraltro non inventata da Todde, ma storicamente veritiera.
Per quanto riguarda il resto, le ambientazioni sono interessanti, e tornando a quanto dicevo all’inizio, non sono preponderanti, come invece accade in altri romanzi ambientati in realtà regionali che sembrano voler raccontare più la terra che la storia.
Precisazione: non ho nulla contro quel genere di romanzo, semplicemente non incontra il mio gusto di lettore. Tanto di cappello a chi vuole trasmettere l’amore per la propria terra e il proprio popolo, e lo dico da innamorato della mia terra.
In conclusione, passiamo alle vere e proprie impressioni.
Il libro mi è piaciuto, mi ha saputo trasportare in un mondo che non conoscevo e mi ha intrigato con la sua trama. Un misto di razionalismo e superstizione che accompagnano tutta la narrazione, dove Efisio Marini si fa ambasciatore del primo, mentre gli abitanti di Abinei della seconda.
Scrittura scorrevole e piacevole, con qualche excursus abbastanza interessante su aspetti storici, di cui però devo ammettere, a onor del vero, non posso confermare l’autenticità in quanto piuttosto ignorante in materia.
Ad ogni modo, un romanzo che consiglio di leggere e che può dare soddisfazioni. Oltretutto quella di Efisio Marini sembra essere diventata una serie, quindi chi di voi si dovesse affezionare al personaggio, può ritrovarlo in altri romanzi dello stesso autore.
Alla prossima!
Neri.
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