Dopo il rilascio di Windows 8 RTM e la relativa possibilità di prova per 90 giorni, il velo dalla versione finale del nuovo os di casa
Microsoft è stato levato e noi possiamo recensire la Release To Merchandise.
Iniziamo col dire che le novità in bella vista saranno poche, ma sotto il cofano la ripulitura del codice si vede e si fa ben sentire soprattutto nell’utilizzo di software che richiedono prestazioni elevate stressando per lungo tempo processore, scheda grafica, scheda audio e sistema operativo, come giochi o programmi professionali del calibro di Photoshop e Premiere.
Quello che sicuramente salta di più all’occhio è l’alta personalizzabilità rispetto alla Release Preview (RC per usare la vecchia nomenclatura). Aprendo il pannello di controllo è possibile inserire nella propria start screen oltre che i colori che più ci aggradano come nella RP anche i personalization tattoos che seppur per alcuni “tamarri” e fuori luogo in certe occasioni potrebbero tornare utili sempre se usati con criterio. Per avere un idea si può guardare l’immagine qui sotto i cui sono usati in modo troppo invadente.
Sempre in ambito UI troviamo la tanto attesa, discussa, ridiscussa e ridiscussa ancora assenza delle trasparenze AERO. Il tema desktop senza trasparenze che mantiene tutto il buono di AERO eliminando l’eccessivo consumo di risorse tramite l’abolizione delle trasparenze introdotte con Windows Vista. – Scusate le ripetizioni – Tutto è più fluido e più godibile. Almeno a parer mio.
Sul fronte apps invece troviamo una bella sorpresa. L’ App Bing è entrata a far parte della dotazione di base dell’ OS che si riconferma all’altezza delle aspettative. Una “copia” di Google Search con molte funzioni avanzate.
Rimaniamo sempre in tema con l’ App Peolpe che riceve una piccola rivisitazione ma nulla di eccezionale. Integra Facebook ed altri Social Network. Attendiamo aggiornamenti considerevoli.
Passando invece alla gerarchia superiore troviamo l’ app di tutte le app. Il Windows Store. Le modifiche non mancano. Troviamo innanzi tutto un maggior numero di applicazioni scaricabili all’interno, com’era altamente prevedibile, ma si scorge subito qualche differenza nelle performance quindi sicuramente avranno rimosso il codice di debug o comunque effettuato qualche modifica per quanto concerne la gestione delle risorse. Ma la novità più considerevole risiede nel fatto che digitando il nome di un app, ad esempio Fruit Ninja, verrà eseguita una ricerca nello store come avviene nella Start Screen per i programmi installati.