Torna il pin up style!
Volete mettere la classe di un bagno di sole in due pezzi Anni Cinquanta, alto e fasciante?!
È la naturale conseguenza della tendenza «newstalgica» nella lingerie, di cui già da un paio di stagioni si vanno intercettando i segnali: dopo essersi comprata bustini e guêpières alla Diana Dors e alla Betty Grable, per l’abbigliamento da arcipelago o da yacht la ragazza cool del 2011 sceglie bikini e interi che nel taglio sono uguali a quelli indossati dalla nonna a Bordighera nel 1950, però fatti di materiali supertecnologici che contengono, modellano e si asciugano subito.
La formula è: poca epidermide scoperta, e anche quella al massimo di un tenero color dorato; banditi laccetti e perline, sfumature iridescenti, tatuaggi invasivi, carnagioni da capo sioux, copricapi a tesa larga da buttero maremmano. E come fonte d’ispirazione, invece di «Tamarreide», Grace Kelly con le espadrillas in «Caccia al ladro», oppure Liz Taylor in «Improvvisamente l’estate scorsa», con quell’intero bianco da leggenda.
Quirino Conti, storico e teorico della moda: «Un semplice costume da bagno può diventare il simbolo di un ritorno a cardini estetici più saldi. Per forza abbiamo nostalgia di tutto e di tutti: la sperimentazione si è rivelata una trappola deludente. Ma da un paio d’anni si tende a restituire al valore corporale una valenza più profonda, meno esposta agli attacchi della precarietà».
Da La stampa
È lei
la donna che mi piace tanto
sofisticata e un po′ trasognata...
Da Sofisticata di Fred Buscaglione