La Chiesa pagherà dal 2013 l’Imu? La strada per applicare questo provvedimento sembra sempre più in salita. E ancora di più ora che il Consiglio di Stato ha bocciato il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze per l’applicazione dell’Imu sugli enti non commerciali, dunque anche sulle proprietàdella Chiesa.
Facciamo un passo indietro, nel febbraio scorso il Parlamento ha approvato la proposta del governo Monti di applicare l’imposta sugli edifici ecclesiastici parzialmente utilizzati a fini commerciali. Dopo 7 mesi di silenzio il MEF annuncia di aver trasmesso al Consiglio di Stato, per il prescritto parere, lo schema di regolamento di attuazione dell’articolo 91 bis, comma 3, del decreto legge n. 1 del 2012, convertito in legge n. 27 del 2012 (decreto liberalizzazioni) ed di aver inviato ai servizi della Commissione europea la risposta puntuale alla richiesta di informazioni relativa al caso C26/2010 (vedi “IMU enti non commerciali, il MEF rassicura sulla partenza dal 2013“).
Il Ministero conferma, inoltre, che tutti gli adempimenti previsti per il 2013, segnatamente con riferimento al primo versamento IMU fissato per il 16 giugno, non avrebbero subito alcun ritardo.
E’ di queste ore la notizia della bocciatura da parte di Palazzo Spada di tale regolamento, perché, secondo i giudici, con questo provvedimento il MEF avrebbe “compiuto alcune scelte applicative, che non solo esulano dall’oggetto del potere regolamentare attribuito, ma che sono state effettuate in assenza di criteri o altre indicazioni normative atte a specificare la natura non commerciale di una attività”
C’è tempo fino a fine anno per il Ministero per rispondere, visto che il provvedimento dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2013.