Secondo il Ministero dell’Economia, guidato dal Ministro Fabrizio Scaccomani, risulta «Iniquo abolire l’Imu sulla prima casa». Viene sottolineato che cancellare la tassa «Avrebbe un effetto fortemente regressivo» per quanto concerne le casse dello Stato. Si stima che il buco risulterebbe di almeno 4 Miliardi di Euro, ma i circa 17,8 Milioni di contribuenti che sono soggetti al pagamento dell’imposta per la prima casa, non sembrano accettare l’idea di mantenere la tassa.
Dello stesso parere sono anche i politici del Pdl, che questa mattina sono insorti, guidati da Renato Brunetta, che già in passato aveva manifestato dissenso nei confronti dell’Imu. Il capogruppo del partito alla Camera, ha affermato: «Apprezziamo molto le 105 pagine che il ministro dell’Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, ha pubblicato oggi sul sito del suo Ministero e che, a onor del vero, aveva gia’ distribuito, in una versione di molto poco differente, ai partiti della maggioranza in occasione dell’incontro tenutosi in via Venti settembre lo scorso 22 luglio. Certamente un ottimo lavoro da ufficio Studi, delle cui “Valutazioni di natura quantitativa e qualitativa terremo assolutamente conto, in quanto sicuramente utili al dibattito in corso, al chiarimento delle implicazioni concrete delle varie proposte “, come auspicato dallo stesso Ministro nella presentazione. Oggi, però, occorre fare delle scelte che si basano sull’assunzione di responsabilità politiche, in virtù degli impegni presi non solo a livello di maggioranza, ma anche, soprattutto, nei confronti del paese. E, al di la degli approfondimenti teorici, senz’altro interessanti, gli impegni del governo sulla riforma della tassazione degli immobili, che contempli l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, sono stati chiari fin da subito, indipendentemente dai ‘ punti di forza e di criticità dei diversi interventi’ ipotizzati dal Mef nel documento di oggi. Sicuramente esso aumenta la consapevolezza delle scelte, ma il risultato finale deve essere univoco e riflettere le aspettative dei cittadini italiani. Non è più il momento delle rassegne non è più il momento delle ipotesi. E’ ormai il tempo delle proposte: chiare politicamente, responsabili finanziariamente e utili per l’economia del nostro paese. Ci auguriamo che arrivino quanto prima».
Per approfondire: il documento redatto da Fabrizio Saccomanni (link)
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