Continuano le novità, e forse anche la confusione, sull’Imu e le modalità per pagare questa imposta.
Ieri è stato approvato dalla commissione Finanze della Camera un emendamento di Gianluca Galletti dell’Udc, al dl fiscale che prevede la possibilità di scelta da parte del contribuente di pagare l’Imu in due o tre rate sulla prima casa e sulle pertinenze.
Un altro emendamento stabilisce che i Comuni potranno agevolare, come una abitazione principale, la casa “posseduta da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata”.
“Tre rate o due rate, quello che e’ certo e’ che con l’IMU si sta ormai rasentando il ridicolo”. E’ quanto afferma Claudio Siciliotti, presidente dei commercialisti italiani.
“Ci sono Paesi – sostiene Siciliotti – che, per imposte simili all’IMU, mandano bollettini pre compilati, lasciando ai contribuenti e ai loro professionisti un rapido compito di verifica e controllo della correttezza degli importi esposti.
Da noi siamo infine arrivati a costruire una imposta per la quale il contribuente non deve soltanto procedere ai conteggi totali, ma deve pure provvedere lui a conteggiare anche quanto va allo Stato e quanto ai comuni”. Una vera beffa, se si pensa che questo accade in parallelo a proclami e decreti di semplificazione fiscale”.
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