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“In 200mila abbiamo assediato a Roma i centri di potere” (L’altra Lombardia)

Creato il 21 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

In 200.000 a Roma abbiamo assediato i centri di potere politico ed economico. Abbiamo affermato la volontà e la determinazione di continuare la lotta e la mobilitazione per il diritto alla casa, per la difesa del territorio… e dell’ambiente contro le opere inutili e dannose, per il rilancio del recupero del potere d’acquisto dei salari aggrediti e ridotti da 10 anni di contenimenti salariali accettati e subiti dai sindacati confederali( CGIL, CISL, UIL ), per lo sblocco dei contratti e dei salari del Pubblico Impiego, per l’abolizione del precariato e per il diritto ad una vita migliore e libera dalla schiavitù salariale. Insomma una giornata di lotta contro il sistema capitalistico e le sue ingiustizie e violenze che l’apparato repressivo dello stato borghese non è riuscito a fermare, nonostante una presenza provocatoria delle forze repressive( c’erano persino corpi speciali della guardia forestale!!).
La capacità di resistenza e la tenuta del corteo, nonostante le aggressioni delle forze poliziesche e le provocazione dei fascisti di casa Pound, sono state possibili grazie alla determinazione militante di molti compagni e alla maturità politica della massa dei partecipanti. Una giornata che ha sancito e sottolineato l’indipendenza del movimento da partiti, sindacati, partitini e sindacatini che non sono riusciti a mettere il cappello su questa mobilitazione.Per la prima volta dopo tanti anni, nel corteo c’erano foltissime rappresentanze di reali movimenti di lotta e un clima di unità.
Le iniziative, le occupazioni e lo sciopero degli scorsi giorni non avevano come obiettivo primario il riconoscimento istituzionale delle loro rivendicazioni. L’incontro che è previsto per martedì prossimo con il governo Letta con una parte del movimento non va letto come una conquista, ma semplicemente come un tentativo del governo di svuotare di contenuti il significato di questa mobilitazione. Comunque si tratta di un segno di debolezza del governo Letta-Alfano. Occorre dare seguito agli insegnamenti che provengono da queste giornate di lotta e trasformare la rabbia diffusa in Organizzazione. La lotta non è che all’inizio. Costruire CONTROPOTERE!!!
Battere le chiusure corporativiste e chi continua a difendere il suo piccolo orticello identitario e chi sfrutta questi movimenti per le sue mire elettoralistiche( vedi le scadenze elettorali della prossima primavera : elezioni europee ed amministrative in gran parte d’italia).
Non è che l’inizio!!!
Milano 20 ottobre 2013

SU LA TESTA l’altra Lombardia
[email protected]

http://www.laltralombardia.it

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