in arrivo, autori italiani

Creato il 11 gennaio 2012 da Atlantidelibri

Image via Wikipedia

Simonetta Agnello Hornby – Interni con cucina (Feltrinelli)
Interni con cucina è un “racconto con ricette” che esplora il luogo più segreto, più intimo, ma anche più condiviso della casa. In casa non esistono chef: c’è la bellezza di cucinare per qualcuno che arriva alla nostra tavola come a un “rifugio”. Agnello Hornby e Niada Lazzati sanno come attrezzare la cucina, come fare la spesa, come compilare un menu e come prepararlo, sanno riciclare gli avanzi. Al di là del dovere quotidiano, cucinare si rivela un piacere o comunque un modo per prendersi cura delle persone care, anche se scaffali e banconi dei supermercati traboccano di piatti già pronti e le nostre giornate sono sempre più frenetiche e affannose, continuiamo a cucinare. Dovunque sia il nostro “interno con cucina”, preparare un pasto e portarlo in tavola rimangono atti strettamente connessi alla dimensione domestica, affettiva, familiare. Dal minestrone che l’avvocato Agnello Hornby lascia sobbollire lentamente nella sua cucina londinese con un occhio ai figli adolescenti alla leggendaria minestra che troneggia sul tavolo da pranzo di casa Lazzati, l’atto del cucinare si afferma innanzitutto come gesto di amore e attenzione. E attraverso la storia di Louise, una bambina caraibica cliente dell’avvocato Agnello Hornby che cerca di conquistarsi l’amore della madre, ne scopriamo anche la valenza terapeutica e liberatoria. Niente come il cibo, sembrano suggerirci le autrici, ha la capacità di tenere viva la memoria del passato e di rafforzare il nostro senso di appartenenza.

Marco Malvaldi – La carta più alta (Sellerio)
“La carta più alta è la quarta indagine ambientata al BarLume; per poterlo scrivere, ho dovuto ovviare all’effetto Jessica Fletcher, ovvero aggirare la come si può rendere plausibile, statisticamente, il fatto che uccidano qualcuno una volta all’anno in un paese da cinquemila persone?. La risposta è semplice: non si può. Per cui sono dovuto andare indietro nel tempo, e far indagare i vecchietti su di un caso di una ventina di anni prima, e che loro si convincono essere stato un omicidio, anche se tutto sembra indicare il  contrario… Un motivo principale per cui sto pensando di sospendere la serie del BarLume è proprio questo: è estremamente difficile continuare a immaginare che in questo tranquillo e ridente paesino sulla costa tirrenica facciano fuori una persona tutte le estati. In più, vorrei evitare di diventare l’imitatore di me stesso, e continuare a scrivere storielle di mestiere che piano piano, senza che io me ne renda conto, corrono il rischio dI diventare sempre più sciape e perevedibili. E il prevedibile non è divertente. Ciò che diverte deve spiazzare, giungere inaspettato: lo stesso verbo, divertire, viene da “cambiare direzione”. In questo, essere toscani aiuta tantissimo, perché i toscani sono abituati da sempre a dialogare in modo critico. Da noi anche le conversazioni più banali sono lotte, non danze: quando parliamo con qualcuno, non cerchiamo punti di accordo, ma appigli per rovesciare la situazione. E lo facciamo in modo giocoso, Ironico, maleducato e politicamente molto scorretto. In una parola, in modo divertente. In sintesi, per poter divertire gli altri è necessario che mi diverta io stesso: e io, personalmente, a scrivere questo libro mi sono divertito parecchio”.

Andrea Camilleri – Il diavolo, certamente (Mondadori), già in libreria
Trentatré racconti di tre pagine ciascuno: 333 e non 666 perché questo, come tutti sanno, è il numero della Bestia, e non si discute sul fatto che mezzo diavolo è sempre meglio di uno intero… Ecco, in ciascuno di questi trentatré episodi il diavolo mette il suo inequivocabile zampino. Anche uno scrittore laico e non superstizioso come Camilleri deve riconoscere la presenza di Lucifero tra le pieghe dell’esistenza, e ci regala una galleria di fulminanti racconti.

Marco Paolini – Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute (Einaudi)
Ausmerzen: “eliminare”. In questo racconto lungo – sorta di cantata in prosa di un poeta civile, frutto di due anni di ricerche e incontri con testimoni e specialisti – Paolini narra una storia che molti ignorano. Riguarda il programma di eugenetica nazista, una sorta di “prova generale” dello sterminio messo poi in atto con la “soluzione finale”. Il nazismo ha prima sterilizzato poi ucciso con la complicità di medici, infermieri, burocrati, ostetrici e psichiatri almeno 400mila disabili, ritardati mentali e pazzi allo scopo di “purificare il sangue della nazione”, e soprattutto di risparmiare nel bilancio della sanità, sulla pelle di persone considerate improduttive, considerate vite indegne di essere vissute. Nella postfazione un consistente saggio di Mario Paolini documenta l’origine medica, psichiatrica e storica di Ausmerzen.

Paola MastrocolaFacebook in the rain (Guanda)
È triste la vita quando si è sole. Lo sa bene Evandra Martella, giovane vedova in un paesino del centro Italia, che da quando ha perso il marito Aurelio, ha davanti a sé solo un’infinita sequenza di giornate tristi e di altrettanto tristi visite alla sua tomba. C’è un altro problema, poi: cosa fare quando piove e non si può passare il pomeriggio al cimitero? Un problema non da poco, soprattutto perché siamo all’inizio di un autunno piovoso. Per fortuna c’è la sua amica Rosalena Acquaviva, detta Lena, con i suoi bruschi e affettuosi consigli. Per fortuna esiste il computer, che le spalanca le porte a quel mondo di infinite possibilità che sono i social network. Facebook può davvero cambiarti la vita. Ma grazie a un innamorato timido e a un bizzarro marchingegno che fa piovere solo sopra casa sua, Evandra comprenderà che l’amore può nascere soltanto nella vita vera, pioggia o non pioggia…

Cristina Campo – Il mio pensiero non vi lascia (Adelphi)
Ci sono prosatori che proprio nelle lettere raggiungono una sorta di perfezione assoluta: riuscendo, nel breve volgere di una frase, a toccare vertici di bellezza e di intensità. Che la Campo sia uno di essi lo hanno dimostrato le Lettere a Mita e Caro Bul: e ne è una conferma questo terzo pannello dell’epistolario, che raccoglie le lettere scritte agli amici del periodo fiorentino (e ad alcuni altri che a questi si riallacciano). Nel 1956 Cristina è costretta ad abbandonare Firenze per Roma; e gli anni romani saranno costantemente segnati dal ricordo struggente di quel giardino incantato che era la cerchia degli «amici d’infanzia»: Piero Draghi, Anna Bonetti, Giorgio Orelli, Mario Luzi. A tutti loro scrive dal suo «esilio» parole di nostalgico affetto («C’è con voialtri, nell’aria, odore di latte»), ma il più rimpianto è senza dubbio Gianfranco Draghi, quel Gian che guarda ai suoi stessi «fari» (i più luminosi: Hofmannsthal e Simone Weil), lo scrittore e il poeta di cui ammira sia la personalità sia l’opera, l’amico che «conosce sempre, sottilmente, il disegno del tempo, e trova la parola magica da incidervi». A lui una Cristina ancora dolente per una pena d’amore chiede di assicurarle «che la felicità esiste», ma anche di impegnarsi a favore di Danilo Dolci (come sta facendo lei stessa); con lui parla di Roma, che va scoprendo con meraviglia, delle sue letture (Montaigne, Lawrence, l’amatissimo Auden, ma anche Pasternak, e Il Gattopardo), dei suoi momenti bui e dell’importanza della loro amicizia nella sua vita. Per ogni corrispondente la Campo trova un’intonazione diversa, quella che ritiene la più opportuna, la più esatta – ma sempre (che assuma il timbro argentino della Pisana o quello più cupo della Donatrice Portinari) la sua voce suona alle nostre orecchie con una giustezza e una limpidezza incomparabili.

Melania Mazzucco – Limbo (Einaudi)
Passa da Rizzoli a Einaudi Melania Mazzucco con il suo nuovo libro, Limbo, un Supercorallo di marzo. Una storia d’amore e di perdita che ruota intorno a un grande personaggio femminile, una donna soldato stanca della guerra. Un romanzo che ci induce a riflettere sull’etica e sulla nostra italianità.

Isabella Santacroce – Amorino, (Bompiani)
Si intitolerà Amorino il nuovo romanzo di Isabella Santacroce che uscirà nel 2012, l’ultimo libro della trilogia composta da V.M. 18 e Lulù Delacroix.
Dopo Inferno e Paradiso, Amorino è il tassello mancante: ecco il Purgatorio di una delle scrittrici italiane più discusse.



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