Il nuovo titolo del visionario autore di Sonic è giunto tra noi direttamente dalle nuvole. Che aria tira lassù?
Francamente, non è questo il futuro videoludico che avevamo in mente per la vecchia SEGA. Lo avreste mai detto che Suzuki sarebbe finito su Kickstarter a chiedere l'elemosina ai figli degli anni '80, per sviluppare il seguito di uno dei giochi a più alto budget della storia dei videogiochi? È come se tra quindici anni Rockstar si affidasse al prossimo servizio di crowdfunding per fare GTA VI. O Nagoshi costretto, da ragioni ormai palesemente economiche, ad attorcigliarsi allo sviluppo della solita proprietà semi-annuale? Il figliol prodigo di Suzuki, l'uomo dei Daytona, dei Virtua Striker, dei Virtua Racing, oggi ridotto a producer da copia-e-incolla senza guizzi. Naka ci aveva promesso la fusione ideale tra Sonic e Nights Into Dreams, e invece? Invece si presenta con un prodotto non solo già morto e sepolto a livello tecnico, ma addirittura ben sotto la sufficienza in termini di gameplay. Lui, il programmatore che quelle proprietà intelletuali e quei modelli ludici li ha ideati, diretti, prodotti tanti anni fa. Non è così che doveva andare.
twittalo! Rodea The Sky Soldier è un ritorno piuttosto infelice di Naka nel panorama degli sviluppatori storici
Nuvole nere
La storia di Rodea è forse l'aspetto più grazioso, quella sempreverde spirale narrativa - a deriva anime - in cui tra ottimi artwork e filmati in computer grafica un eroe si ribella contro il sovrano dispotico. Il regno d'azione, guarda caso, è il cielo, parte di quell'ambientazione sopra le nuvole legata a doppio filo con la tradizione nipponica, sinonimo di libertà, colori, riflessi solari e gamma cromatica accesa. Questo, almeno, a oggi.
Vecchie glorie?
Sin dalle prima battute, appare chiara la volontà di Naka: portare il suo DNA storico all'interno del gameplay, permettendo di saltare, planare e combattere traendo spunto dalle meccaniche di raccolta e di volo di Sonic e Nights. Rodea ha dei pregi: gli scontri con i boss riescono a divertire così come alcune micro-sezioni di level design in cui le cose girano come dovuto. Il resto del viaggio, però, è assolutamente sotto gli standard. La camera è mal programmata, con vari momenti in cui il personaggio sarà fuori visuale, risultando in morti indesiderate. I controlli sono frammentari, mal impostati, il feedback sia delle parti in volo che di quelle a terra non è in grado di garantire una risposta ai comandi degna.
Pro
- Trama abbastanza lunga
- Qualche boss
- Stile artistico degli ambienti
Contro
- Aspetto tecnico
- Feedback e controlli frammentari
- A tratti ingiocabile
- Una telecamera del genere non si vedeva da tempo