Le autorità del Camerun hanno annunciato provvedimenti nei confronti di 146 aziende, che non potranno più avere accesso ai mercati pubblici perché sospettate di “frode, corruzione e appropriazione di fondi pubblici”.
Non sono state rese note altre eventuali sanzioni prese nei confronti degli imprenditori interessati, che spesso in passato hanno aggirato il bando semplicemente cambiando denominazione e amministratori della compagnia.
La stretta del governo sembra in ogni caso mirata ad affrontare il problema delle opere pubbliche formalmente appaltate ma i cui lavori non vengono di fatto eseguiti: un fenomeno su cui ci sono stati frequenti scambi d’accuse tra settore privato e autorità.
Gli imprenditori infatti sostengono che l’abbandono dei cantieri sia dovuto ai mancati pagamenti da parte dell’amministrazione statale.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)