In Cina il più grande cimitero di dinosauri fossili; solo una grande alluvione può averlo formato

Creato il 28 settembre 2011 da Tnepd

La notizia ormai è di pubblico dominio: in Cina è stata scoperta un’ennesima enorme distesa di ossa di dinosauri preservate dal processo di fossilizzazione, il più grande “letto di ossa fossili” del mondo. Ce ne da notizia anche il quotidiano Washington Post sul cui sito troviamo l’articolo China spends billions to study dinosaur fossils at sites of major discoveries, ovvero “La Cina spende miliardi per studiare dinosauri fossili nei siti ove si compiono le più importanti scoperte“. Nell’articolo, scritto da Ariana Eunjung Cha, e pubblicato il 26 gennaio 2010, si narra infatti della scoperta a Zhucheng di un burrone lungo 350 metri dove sono stati ritrovati ammucchiati gli scheletri di centinaia animali. 15.000 ossa che sembrano testimoniare una preistorica catastrofe.

Se per decenni le più importanti ricerche su dinosauri e altri animali estinti si facevano nell’Utah  o nel Montana in questi ultimi pochi anni sono state fatte ricerche molto importanti in Cina sia a Zhucheng che in altri siti.

Nell’articolo si parla della scoperta di rettili con strutture simili alle piume, di reperti di un dinosauro che assomiglia per certi versi allo struzzo e di un altro senza denti (almeno così scrive il giornalista, ma ben sappiamo che anche i giornalisti cosiddetti scientifici spesso ignorano che non tutti i rettili estinti sono dinosauri ovvero rettili saurischi od ornitischi).

Le scoperte di resti di rettili estinti simili agli uccelli con strutture simili alle piume sono controverse (vedi le smentite raccolte nel libro di M. Blondet L’ccellosauro ed altri animali e le informazioni in appendice al presente articolo). Per altro alcuni “rettili con le piume” (che portassero fossero vere piume o che ci fossero solo cattive interpretazioni dei paleontologi)  non vengono considerati dai paleontologi stessi capaci di volare. Vedi il caudipterix, di cui qui sotto presentiamo una ricostruzione animata.

 

L’articolo del Washington Post riporta che i resti di animali fossilizzati sono così diffusi nella zona (ovvero vicino al letto d’ossa dello Zhucheng) che possono essere trovate anche nel terreno di alcune fattorie private ed in prossimità delle stesse case coloniche.

Del resto i residenti di quella zona da generazioni dissotterrano le ossa dei “dragoni volanti” (pterosauri) per usarle a scopi medicinal. Adesso, grazie agli stanziamenti governativi ci sono più di 30 siti di scavi in quest’area costiera, che a quanto pare dev’essere stata sommersa nel corso di una catastrofica alluvione che ha portato alla fossilizzazione di centinaia di scheletri in “fosse comuni”.

Sebbene il principale tecnico responsabile degli scavi affermi che “E’ molto difficile capire perché ci siano così tanti dinosauri morti in uno stesso posto” chi cura questo blog propone la semplice (quanto “eretica”) soluzione di una catastrofe su scala planetaria (forse innescata da un impatto cosmico – collisione con un grosso asteroide) che potrebbe avere causato non solo enormi terremoti, tsunami, episodi di vulcanismo, ma forse anche alcuni dei seguenti fenomeni: lo scorrimento della crosta terrestre, lo spostamento dei poli, un cambio di inclinazione dell’asse terrestre, l’allungamento del periodo di rivoluzione della terra intorno al sole di poco più di cinque giorni (vedi le tradizioni egizie e azteche nelle quali si narra di 5 giorni in più aggiunti all’anno di 360 giorni, tanti quanti i gradi dell’angolo giro). I motivi per cui propendo per questa soluzione sono riportati nel precedente articolo sulle “fosse comuni di dinosauri”.

Negli scavi di questo “letto d’ossa” cinesi sono stati trovati resti di enormi dinosauri dal becco d’anatra ed almeno dei specie nuove di animali fossili Uno dei nuovi dinosauri scoperti ha un mento triangolare appuntito un po’ come un becco di pellicano, ma fatto d’osso. “La creatura più strana che io abbia mai visto” afferma un ricercatore cinese.

Negli scavi del letto di ossa fossili di Zhucheng ci sono sette livelli distinti di dinosauri morti. Alcuni strati sono di terra gialla, altri sono di argilla rossa che secondo i ricercatori suggeriscono che i dinosauri sono morti nel corso di più eventi successivi. Io mi permetto di dubitare di questa conclusione affrettata, dato che eventi catastrofici occorsi in tempi moderni hanno portato al formarsi nel giro di pochi giorni di diversi strati geologici.

Ricordo che l’eruzione vulcanica del Monte St. Helen del 1980 causò nel breve volgere di pochi mesi una serie di stravolgimenti naturali. Nel giro di 3 ore si è osservata la subitanea formazione di diversi strati geologici; ciò è successo il 12 giugno del 1980 durante la terza eruzione esplosiva del vulcano che ha prodotto circa 75 cm di stratificazioni che hanno lasciato a bocca aperta i geologi.

Appendice: l’uccellosauro cinese.

Il primo rettile preistorico ad essere considerato un dinosauro-uccello, il “dinosauro fossile con le piume scoperto in Cina” riguardo al quale nel 1996 si fece un gran trambusto mediatico, fu chiamato Sinosauropteryx. Alcuni paleontologi affermarono di avere trovato in tale reperto fossile strutture di elementi assimilabili alle penne degli uccelli. Esami successivi degli stessi resti fossili portarono alla conclusione che non c’era nessuna struttura che assomigliava alle piume; e dire che alla paleontologia ortodossa (con la sua visione neodarwinista) piacerebbe tanto l’idea di avere trovato un simile “anello mancante”, ma l’evidenza era schiacciante e furono costretti ad ammettere l’errore di un loro collega. Un articolo pubblicato sulla rivista Science dal titolo “Spennando il dinosauro con le piume” (“Plucking the Feathered Dinosaur”) mise definitivamente fine alla questione: probabilmente quelle strutture scambiate per piume erano fibre di collagene spezzate appartenenti al tessuto sottola pelle del dinosauro (Ann Gibbons, “Plucking the Feathered Dinosaur,” Science, vol. 278, no. 5341, 14 November 1997, pp. 1229 – 1230).
 



Per approfondimenti vedi anche il precedente articolo Dalle incongruenti interpretazioni ufficiali dei fossili ad un nuovo paradigma interpretativo della preistoria.

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