In cinque in macchina si può stare. Anche svegliarsi alle cinque era possibile. E così, con gesti meccanici, si caricava la valigia, si annuiva con la bocca impastata di sonno e di merendina per non avere troppa fame. Entravo in auto e le mie gambe non toccavano terra. Stavo nel mezzo, ero il più piccolo e mi incastravo bene. Non sapevo su quale fratello mi sarei addormentato, ma era matematico nemmeno usciti dalla città. Per poi svegliarmi a Teano, all’autogrill che ormai avevo nel cuore per il panino con la cotoletta. Borsa frigo nel sedile davanti, karaoke, io che volevo sentire le canzoni ma andavano giustamente interrotte da Isoradio. Mia madre che imboccava mio padre alla guida e gli dava da bere. E macinavamo chilometri. Ora che sono passati più di vent’anni, quando salgo in macchina, chiudo gli occhi ancor prima di uscire dalla città e volo coi ricordi verso Teano, mentre siamo in cinque in macchina a macinare chilometri.
La canzone della playlist rientra in una di quelle che faceva parte di quei viaggi in macchina. Se qualcuno stesse cercando un significato recondito ;) Buon ascolto!