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In continua crescita il “car sharing” in Italia, sempre più persone scelgono questa comodità

Creato il 15 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Avere un’auto senza preoccuparsi di assicurazione, bollo e benzina. Parcheggiarla senza pagare il ticket orario. Entrare nelle zone a traffico limitato senza problemi e senza rischiare multe. Sembra impossibile? Con il car sharing si può. E in molti devono averlo capito, visti i numeri in crescita di chi ricorre a questo servizio per la condivisione di un mezzo con cui muoversi su 4 ruote in città: sono sempre di più le persone che decidono di utilizzare un’automobile su prenotazione, pagandola in base dell’uso.

(greenstart.it)

(greenstart.it)

Il Car Sharing nel territorio italiano. Le principali caratteristiche del servizio – con piccole differenze da operatore a operatore, tra quelli a cui si decide di ricorrere – sono l’essere raggiungibile 24 ore su 24, avere la possibilità di ‘affittare’ il mezzo tramite il proprio smartphone, ridurre l’impatto ambientale della circolazione e i costi. Da Milano a Napoli passando per Torino, Firenze, Roma o Palermo, sono molte le possibilità che permettono di usare un veicolo nell’ottica di una mobilità sostenibile, che sposta l’utente dal concetto di possesso del mezzo al suo utilizzo. Tra i più famosi “operatori” in questo campo ci sono Enjoy, “Car2Go” e “Io Guido”; ma sono nate anche diverse realtà locali che hanno organizzato servizi di car sharing, come Twist a Milano o Bee a Napoli.

Sul fronte “flotte” di automobili e numero di utenti, Io Guido di “Iniziativa Car Sharing” (ICS) – struttura che si occupa di coordinare le realtà locali, promossa e sostenuta dal ministero dell’Ambiente - ha 666 automobili, 447 parcheggi e 22.500 utenti (dati riferiti al numero di card attive) secondo i dati aggiornati a febbraio 2015. Le città in cui è attivo il servizio sono Bologna (il gestore è ATC S.p.A.), Brescia (Consorzio Muovosviluppo), Firenze (CarSharingFirenze S.r.l.), Genova (Genova Car Sharing S.p.A.), Savona (Savona Car Sharing), Milano (ATM Servizi S.p.A.), Padova (Aps Holding Spa), Palermo (AMAT Palermo S.p.A.), Parma (Infomobility S.p.A.), Roma (Roma Servizi per la Mobilità S.r.L.), Torino (Car City Club Srl) e Venezia (ASM SpA).

Per Car2Go i numeri di maggio parlano di circa 175mila iscritti tra Milano (oltre 70mila), Roma (più di 75mila) e Firenze (15mila) e 1.400 Smart environmental-friendly sulle strade a cui si aggiungono le altre 450 citycar di Torino, dove il servizio è partito da circa un mese, facendo segnare più di 5mila iscritti. In Italia il 15% degli utenti Car2Go ha tra 18 e 25 anni, il 30% tra 26 e 35, il 35% tra 36 e 49 anni e il 20% è over 50. Secondo i dati forniti dalla società, il servizio è utilizzato nel 51% dei casi per spostarsi di sera, il 43% per raggiungere luoghi di svago, il 44% per motivi familiari, il 40% per spostamenti intermodali – quando si utilizzano in modo combinato di differenti mezzi di trasporto (il servizio ha una partnership con Italo) – il 31% per fare shopping e il 15% per spostamenti di lavoro.

Per quanto riguarda Enjoy, invece, car sharing targato Eni realizzato in partnership con Fiat e Trenitalia, ad oggi il servizio conta 300mila iscritti e in 16 mesi, da dicembre 2013, i noleggi sono stati circa tre milioni per 21 milioni di km complessivi percorsi tra Milano, Firenze e Roma. L’ultima città in cui il servizio è stato attivato è Torino, con un flotta che a pieno regime conterà 400 auto (tutte Fiat 500 rosso fuoco, auto-simbolo del servizio). Le tariffe del servizio sono 25 centesimi al minuto in movimento (per i primi 50 km, dopo i quali si applica anche il costo al km di 25 centesimi) e 10 centesimi al minuto quando si decide di lasciare l’auto noleggiata in sosta. La tariffa è anche in questo caso ‘all inclusive’ e comprende spese di assicurazione, manutenzione, carburante e parcheggio.

A fianco dei più famosi ci sono anche altri operatori. Come “Twist”, servizio di car sharing che opera a Milano e in 33 comuni dell’hinterland. La flotta è composta da 500 Volkswagen Up a disposizione in tutta la città da 0,27 centesimi al minuto. Anche in questo caso, nel costo, sono compresi assicurazione, rifornimento, accesso Area C e parcheggio sulle strisce gialle riservate ai residenti e su quelle blu. Il noleggio per tutto il giorno costa 59 euro mentre in caso di sosta si può tenere comunque l’auto pagando 0,17 centesimi al minuto.

Sposandoci al sud, a Napoli esiste ”Bee”, primo servizio di car sharing ecologico nel capoluogo campano, il primo elettrico d’Italia e il secondo in Europa. Il servizio Green Mobility Sharing è offerto dalla NHP ESCo (Energy Service Company), azienda partenopea leader nel settore della Green Economy. Lanciato il 12 aprile 2012 (con 40 auto e 20 Bee Point) i numeri sono cresciuti e, a dicembre 2014, il servizio ha raggiunto una flotta di 200 Bee Car e 120 BeePoint.

Infine, a Levico, provincia di Trento, per l’estate 2015 riparte il “Car Sharing Trentino”. Le tariffe dal primo luglio prevedono un costo totale diverso a seconda dell’auto scelta e dato dalla somma della tariffa oraria (dalle 7 alle 22 oscilla tra i 2 e i 7 euro) e da quella chilometrica (40 centesimi da 0 a 100 km, 30 centesimi dopo i 100 km). La ‘mini flotta’ è composta da 9 vetture: una Opel Agila e una Seat Mii per la classe ‘Piccole’; Fiat 500, Opel Adam, Renault Kangoo e Seat Ibiza per la ‘Standard’; Opel Astra e Seat Altea per la ‘Comfort’; una Opel Ampera nella categoria ‘Speciale’. (ADNKRONOS)


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