Anche per i finnici, negli ultimi anni una nazionale piuttosto ostica per il nostro basket, è una gara importante: in caso di sconfitta infatti rischiano la retrocessione alla Division B essendo ultimi nel girone con una solo vittoria, per altro contro Israele, nostra avversaria diretta per nel qualifying round. E lo sa bene Simone Pianigiani:
“Su questo campo Israele ha perso, sarà una partita complessa, difficile. In questi giorni abbiamo speso molto dal punto di vista nervoso per la nostra conoscenza: dobbiamo verificare la nostra continuità e durezza mentale in un’importante gara fuori casa dopo quella di Tel Aviv. Tutto ciò la di là delle tattiche di gioco, che comunque vanno fatte al meglio alla ricerca di un continuo miglioramente nei dettagli di gioco“
Per qualche assenza di troppo, specialmente quella di Petteri Koponen, la selezione scandinava è probailmente quella con meno talento del girone A, ma a questo livello i pericoli sono sempre dietro l’angolo: oltre al neo varesino Teemu Rannikko, che all’andata tra l’altro sparò 27 punti con 5 triple, è da tenere sott’occhio il giovanissimo Sasu Salin, gioiellino classe ‘91 capace di viaggiare 13.7 punti e 2.3 recuperi in soli 14 minuti a partita!
L’Italia si aggrapperà come sempre al Mago Bargnani, secondo miglior realizzatore di queste qualificazioni e leader indiscusso della nostra nazionale; come sempre, però, l’ala dei Raptors da solo non potrà bastare, e allora cu sarà bisogno dei punti e della presenza dei vari Belinelli, Giachetti, Mordente, Gigli e degli altri che coach Pianigiani deciderà di schierare.
Gli azzurri hanno la possibilità, vincendo, di mettere pressione sulle spalle di Israele: la qualificazione diretta è alla portata, bisogna però che sul tabellone segnapunti il numero più alto sia vicino alla parola Italia!