In fondo sono sempre un signore

Creato il 30 settembre 2010 da Andima
Così poi dopo ore in ufficio alla ricerca dell'impatto minimale sui requisiti in continua evoluzione e dopo il corso di francese dove sebbene l'accento non migliori almeno si dialoga con sorrisi immancabili e dopo qualche birra piacevole in centro con un ex collega irlandese in visita da Dublino, che ovviamente vuole andare al pub irlandese anche in trasferta perché non a caso si chiamano public houses ed è anche giusto rifugiarsi ogni tanto dove ci si sente a casa, ecco che dopo 14 ore fuori casa è meglio prendere un taxi, meno lucido dopo qualche birra e abbastanza stanco della giornata imbottita.

il giocondo: "Sono 13.90 signore"
io: "Va bene, ecco - e gli porgo 20 euro - potete prenderne 14". Ed uso il mio francese balbettante dall'accento circonflesso.
il giocondo: "Oh, grazie tante signore, ecco - e mi porge il resto, aspettando con la mano tesa che lo prenda - ecco qui".
io: "Hm, ma sono 4 euro... avevo detto 14, non 16!!". Ed in francese tra i due numeri c'è una bella differenza che anche il mio francese di terzo livello (non super saiyan) riesce a distinguere.
il giocondo: "Ah, mi scusi... - prende i soldi e - ecco qui". E mi porge un biglietto da 5 più un euro.
io: "Grazie, potete prendere l'euro". E gli regalo un sorriso. Il caffè lo pago io, penso, in fondo so' semp nu signore.
il giocondo: "Come? Grazie... grazie... buona serata".

E il taxi si allontana veloce in una Bruxelles già insonnolita e silenziosa. Poi però ci penso, mentre giro la chiave nel portone scuro e invecchiato, tra stanchezza, pensieri e stupidaggine, che forse quel "parce que je suis toujours un monsieur" non l'avrà mica capito.

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