C’era in verità poca scelta. O vincevano i banchieri o vincevano i comunisti. Il popolo greco, in altre parole, si è ritrovato dentro la cabina elettorale con una pistola puntata alla testa, non potendo scegliere in modo sereno e democratico i suoi rappresentanti e dovendo piuttosto scegliere tra i due peggiori sistemi disponibili: una classe politica appiattita sull’euro e lacchè della Germania, ovvero una classe politica di comunisti, relitti di un passato che tanto danno ha creato alla società umana.
Immagino quale sia stato l’animo di tutti quei greci che ieri si sono recati alle urne. L’animo dei condannati a morte che hanno dovuto scegliere di quale morte avrebbero dovuto morire, mentre la libertà se ne stava zitta da tutt’altra parte a ridere di loro. O sceglievano di stare dalla parte dei banchieri e dei burocrati europei, oppure sceglievano il regime comunista. Sbobba contro sbobba…
Eppure, a ben vedere, una sbobba che ha avuto il suo dannato certificato elettorale. Una magrissima consolazione per i greci (quello di poter scegliere di che morte morire), ma comunque sempre una consolazione. Almeno potranno dire di aver scelto loro il governo che ora li porterà a stringersi ancor più il cappio intorno al collo, ma noi? Noi italiani possiamo dire la stessa cosa? Monti e compagnia cantante non sono stati eletti da nessuno, non sono passati dalle parti di nessuna cabina elettorale. Sono stati messi lì a governarci dall’alto, come nei peggiori sistemi oligarchici e autoritari. Il popolo italiano non ha avuto alcun ruolo in questa decisione. Roba che in una democrazia seria sarebbe stata più che sufficiente per incriminare i vertici istituzionali per attentato all’ordine democratico. Ma l’Italia non è una democrazia seria.
Ora se i greci piangeranno, almeno piangeranno se stessi e il fatto di essere caduti dentro la trappola di un voto perfettamente suicida, e certamente non incolperanno altri della loro balordaggine elettorale. Noi invece dobbiamo sorbirci governo e istituzioni la cui rappresentanza democratica non esiste o se esiste è ai minimi termini.
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A Bruxelles intanto si stanno sfregando le mani. Avevano il terrore che la Grecia uscisse dall’euro, perché ciò avrebbe decretato la fine del progetto di instaurazione di una oligarchia bancario-germanica sull’Europa. Fortunatamente, pericolo scampato. La Grecia è tornata all’ovile e ora non resta che imbrigliare ancor più tutti i paesi del sud Europa in un meccanismo di lenta e progressiva deindustrializzazione che avvantaggerà solo l’economia tedesca. Perché la verità è una e una soltanto: in un territorio con risorse limitate, non possono esserci due ricchi e due padroni, tanto meno possono essercene tre o quattro o dieci. Ve ne può essere solo uno. E quell’uno parla tedesco.
di Martino © 2012 Il Jester