Anche in quel tremendo contesto di crisi si registra comunque un aumento dell'1,4% rispetto al 2012 delle aziende con un utile, mentre diminuisce dell'1,5% il numero delle aziende che hanno chiuso l'anno in deficit, sempre rispetto ai 12 mesi precedenti (per questo alla fine il numero delle aziende che hanno pagato le tasse è rimasto pressapoco lo stesso). C'è un grosso MA però su questi dati, il cui significato ne risulta totalmente depotenziato perchè il reddito d'impresa dichiarato risulta in diminuzione rispetto all'anno precedente del 6,2%, e cioè di 148 miliardi di euro, per l'effetto decisivo e negativo dei risultati rilevati nel comparto finanziario. Il reddito dichiarato nel settore finanziario è infatti diminuito addirittura del 17,1%, passando cioè da 43,6 miliardi di euro a 36,1 miliardi di euro. Tali dati si spiegano così secondo lo stesso Ministero del Tesoro: "Il crollo si è generato per effetto sia di interventi normativi sul trattamento fiscale delle rettifiche su crediti, che si sostanziano in una maggiore deducibilità dei costi, sia per il negativo andamento congiunturale del settore finanziario".