In Italia nessuno possiede la patente dell'onestà.
Creato il 13 gennaio 2016 da Freeskipper
Da 'mani pulite' ad oggi nulla è cambiato, anzi in questa IIIª Repubblica pure gli allocchi hanno aperto gli occhi e... si danno da fare! Scandali e ruberie di ogni ordine e grado continuano a depredare in lungo e in largo ciò che è rimasto di uno Stivale sgangherato dalla punta al tacco. Ma il bigottismo di maniera pretende politica, imprenditoria e classi dirigenti virtuose ed oneste. Sì, oneste! La "patente dell'onestà", infatti, sembrerebbe una certificazione indispensabile per ogni politico - bianco, rosso o nero che sia - che voglia mettersi alla guida di un Comune, di una Regione o addirittura di una Nazione intera, anche se poi capita di ritrovarsi con un "premier nominato" che non ha superato neppure l’esame delle urne! Comunque sia, il fatto è che nel Belpaese nessuno detiene "la patente dell'onestà", per il semplice motivo che nessuno è in grado di rilasciarla. Non esiste, infatti, un ente, una personalità giuridica o un semplice cittadino che sia “pulito”, che sia senza macchia e senza peccato! Tant’è che al fatidico invito “chi è senza peccato scagli la prima pietra” anche il più onesto ed insospettabile dei cittadini desiste dal farlo, magari per non aver pagato in quel tale giorno il biglietto dell’autobus, o magari per essersi furtivamente infilato in tasca un pacchetto di ciuingam al supermercato! Ecco perché assistere al teatrino della politica sulla questione morale del Sindaco di Quarto è un paradosso tutto italiano. Per di più quando l’accanimento politico contro un povero Cristo di Sindaco, che non è neppure iscritto nel registro degli indagati, avviene a fuochi incrociati, sia dalla fazione opposta che detiene il record di indagati e condannati, sia da quella amica che taglia teste al benchè minimo sospetto pur di tenersi tutti quanti i punti della sua personalissima patente dell'onestà e giocarseli alle prossime elezioni!