I nostri eroi, molto arrabbiati, si rivolgono alla Polizia sperando di trovare comprensione e l’arresto dei colpevoli, ma visto che neanche la polizia riesce a fare giustizia, perché in questo mondo di ladri i truffatori la fanno franca, i cinque decidono di prendersi una piccola rivincita.
Ma le cose andranno diversamente da come erano state immaginate….
Affidano al film una digressione fuor di metafora, sociologico-musicale, imbastendo una classica pellicola all’italiana con truffati, truffatori e truffaldini, raccontandoci un Italia fatta non solo di spaghetti, mandolino e mafia ma anche di furbi e frustrati, non di certo onesti altrimenti non avrebbero reso il famoso: occhio per occhio…per poi lasciarci un bel po’ delusi da una trama molto commerciale, con un intrigo logoro e scontato e solo a tratti divertente.
Condendo i dialoghi di frasi tipo :… la vita è una truffa continua…il truffatore è un artista, perchè esaudisce i sogni del truffato… è per questo che farsi truffare è facile…per fare i disonesti ci vuole fantasia, è una vocazione! – si ha chiara l’idea delle modeste ambizioni del prodotto.