La Regione Lazio ha fissato nuove tariffe per la procreazione medicalmente assistita pubblica, una buona notizia per le circa 2.000 coppie infertili che prima erano costrette a “emigrare” in altre Regioni.
In Lazio, grazie al Presidente della Regione Nicola Zingaretti, si apre alla procreazione medicalmente assistita pubblica; una notizia che farà felici le moltissime coppie infertili che vivono nella Regione e che, fino a oggi, erano costrette a rivolgersi alle strutture pubbliche di altre Regioni. Le coppie che desiderano sottoporsi alla fecondazione artificiale potranno così far riferimento a tre centri pubblici di procreazione assistita del Lazio, tra cui anche l’ospedale Sandro Pertini di Roma, che al momento non ha alcuna lista di attesa per i trattamenti di Pma.
Questo è stato possibile grazie a un decreto firmato dal governatore Zingaretti, che ha definito le tariffe per questi trattamenti: circa 1.000 euro per la fecondazione assistita omologa (prima sfioravano i 2.100) e fra i 1.500 e i 4.000 per quella eterologa. Un provvedimento, che sana definitivamente gli errori della legge 40, rendendo possibile per le coppie sterili la possibilità di sottoporsi a Pma. In Lazio ora vigono dunque le regole per la fecondazione assistita già in essere nelle altre Regioni italiani: è così stato riconosciuto il diritto delle coppie laziali a essere curate nella propria Regione.
E’ ancora molto critica la situazione della fecondazione assistita eterologa nelle strutture pubbliche laziali: attualmente infatti è impossibile erogare alle coppie questo servizio, in quanto vi sono problemi gravi irrisolti che riguardano i donatori.
Fonte: “Focus”