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In Libia Tripoli dice "no" alla bozza di accordo politico/Pace lontana

Creato il 30 aprile 2015 da Marianna06

 

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Il Congresso nazionale generale – parlamento non riconosciuto di Tripoli – ha rifiutato bozza di accordo politico finale presentata alle parti dal mediatore Onu Bernardino Leon che si proponeva di trovare un’intesa fra le fazioni in lotta per il potere consentire una stabilizzazione nel paese, nel caos politico e militare.

Ad annunciare ufficialmente il rifiuto è stato il portavoce del Congresso Omar Hemidan, che ha sottolineato come l’organismo “non abbandonerà la sicurezza del paese” né tantomeno la “propria sovranità”. Hemidan ha quindi invitato la missione Onu a mantenere “l’equidistanza” da tutte le parti e a “rivedere il meccanismo delle sue operazioni per sostenere il corso politico in Libia”.

Presentata lunedì, la bozza prevede un periodo di transizione di due anni, nel rispetto dei risultati delle elezioni parlamentari, e l’estensione del mandato dell’Assemblea Costituente incaricata di redigere la nuova Costituzione. Un accordo che lo stesso Leon ammetteva “non avrebbe potuto rispondere a tutte le aspettative della parti in gioco”, ma avrebbe potuto definire “una visione del paese sulla base dei principi di democrazia, alternanza pacifica, rifiuto del terrorismo e rispetto dei diritti umani”.

Reazioni critiche, seppure non ufficiali, sono arrivate anche dal partito islamista Giustizia e Costruzione che ha chiesto a Leon di ritirare del tutto il suo piano che “ignora i contenuti di tutte le nostre iniziative per il dialogo e ripropone quelli che erano i motivi principali per cui è scoppiato il conflitto nel paese”.

 

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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