Il tempo si dilata; un ratto, candido come l’innocenza, traccia una via di fuga tra la fatiscenza in piazza: Alice non ci pensa due volte e lo segue senza indugi. Non passerà molto tempo prima che la giovane metta in discussione quella scelta, tra i deliri – più o meno lucidi – del flusso di coscienza del quale si ritrova in balìa.
Con Alice tra le bancarelle delle Vucciria, Ludovico Benigno s’ispira liberamente al capolavoro di Lewis Carroll, riadattandolo alla martoriata realtà dell’antico mercato palermitano, fatto oggi sempre meno di bancarelle e sempre più di delinquenza. È un vorticoso viaggio senza punti di riferimento, durante il quale non si capisce mai dove comincia la realtà e dove la fantasia svanisce, alla vana e disperata ricerca della strada giusta da seguire.
Ludovico Benigno nasce a Palermo il 14 febbraio del 1984. Dopo una breve parentesi come attore di teatro presso la Compagnia di Franco Scaldati e la Compagnia Teatroterzouomo, si laurea presso l’Università degli Studi di Palermo in Scienze e Tecnologie dello Spettacolo nel 2011. In seguito, nel 2014, consegue la laurea magistrale in Spettacolo Teatrale, Cinematografico, Digitale: teorie e tecniche, presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Cresciuto a pane e pallone, nel corso degli anni ha sviluppato una grande passione per il cinema e per la scrittura. Alice tra le bancarelle della Vucciria è il suo primo romanzo.