La comunicazione pubblica è un’area scientifica e operativa nei cui confronti negli ultimi anni si registra in Italia un’attenzione non minore di quella che da tempo le viene riservata altrove: il riferimento va per un verso alle politiche messe in atto a partire dai primi anni novanta e per l’altro alle good practices che si sono andate diffondendo nei settori più avvertiti della Pubblica Amministrazione. Una sempre maggiore apertura e disponibilità verso il cittadino-utente, la creazione degli URP (Uffici Relazioni col Pubblico) in seno ai quali si offre accesso agli atti e controllo dei procedimenti, la semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi: tutte costituiscono altrettante tappe di un lungo processo di innovazione che investe la Pubblica Amministrazione e, in particolare, il suo modo di comunicare con cittadini e utenti dei servizi. Il volume, nel ricostruire il percorso politico-culturale indicato, riprende i nodi centrali della comunicazione facendone oggetto di riflessione per adeguarli alla sfera propria delle pubbliche istituzioni: la tematica della comunicazione pubblica viene a coniugarsi così con temi d’ordine politico-amministrativo orientandosi verso gli sviluppi che l’ultima legge emanata (l. 150/2000) interpreta e diffonde.
Mario G. Giacomarra, di formazione socioantropologica, opera all’Università di Palermo nell’ex Facoltà di Lettere e Filosofia (ora confluita nella Scuola delle Scienze umane e del Patrimonio culturale). Per anni ha insegnato discipline afferenti al settore dei processi culturali e comunicativi e ha condotto ricerche in ambiti attinenti. Tra le pubblicazioni: Immigrati e minoranze(1994) con questa casa editrice, Migrazioni e identità (2000), Manipolare per comunicare (1997), Al di qua dei media (2000), Turismo e comunicazione (2006), Comunicare per condividere (2008), Il piacere di far libri (2010). Dopo aver diretto per dieci anni il corso di laurea in Servizio sociale, è stato l’ultimo preside della Facoltà prima della sua confluenza nella Scuola.