Gli stranieri finiti in manette sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di usura, estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria. Gli strozzini lavoravano tutti in vari quartieri della “Roma bene”. Prestavano denaro a connazionali in difficoltà, con tassi anche dell’80% annuo. Le vittime finora accertate sono un centinaio.
Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, sono state difficili a causa della reticenza da parte delle vittime a denunciare i loro aguzzini.
I militari hanno scoperto che gli arrestati realizzavano prestiti di denaro, con tassi che raggiungevano anche l’80% annuo, a connazionali in difficoltà economiche.