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In margine ai fatti di Parigi (13 novembre 2015) /Spazio Riflessione

Creato il 14 novembre 2015 da Marianna06

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In merito all'accaduto non facciamo ,nell'immediato, l'errore di rispondere emotivamente alla violenza con altra violenza.

E' quanto io mi sento di dire nella circostanza pur essendo sconvolta, come tutti, dai terribili eventi.

Cerchiamo semmai di capire le radici storiche del "malessere" che affligge l'umanità del nostro tempo e non lasciamoci confondere dalle nostre paure, rinunciando a un'analisi razionale dei fatti.

Costruire un dialogo democratico a livello planetario, lo sappiamo da sempre, non è affatto cosa semplice e ne vediamo lo scacco ogni giorno nella quotidianità.

E, per giunta, lo paghiamo quasi sempre in termini di esistenze innocenti che soccombono.

Siamo attualmente, purtroppo, in quella che gli studiosi del problema chiamano deriva anarchica.

Qualcosa che ha avuto inizio nel non troppo lontano 1989 e poi con l'11 settembre 2001.

E la risposta a tutto ciò, ci piaccia o meno, per non peggiorare le cose, resta la capacità di dialogo tra gli Stati e delle istituzioni all'interno degli Stati.

Per chi lo volesse, per chi avvertisse l'esigenza di una riflessione , approfittando anche del fine settimana,ecco un piccolo modesto suggerimento di lettura.

Mi riferisco al testo, presente in questi giorni in libreria, del noto  politologo Luigi Bonanate.

Il titolo del saggio è: "Anarchia o democrazia-La teoria politica del XXI secolo, edito da Carocci.

Per lo studioso, dopo un attento excursus storico della nostra contemporaneità, l'unica "disperata speranza" per noi , uomini e donne del secolo in corso, è proprio il ricorso a (ri) costruire un'autentica democrazia dentro e fuori le istituzioni ,perché essa possa condurci a una drastica riduzione di appello alla violenza a livello planetario.

                             a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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