É stato l’unico vero grande scrittore italiano moderno, quando per scrittore si intende un raccontastorie che si fa ricordare urbi et orbi. È stato un grande semiologo come sa bene qualunque matricola universitaria che abbia avuto la fortuna di studiare le tecnicità della scrittura nei suoi libri. È stato un giornalista ed un uomo complesso e di parte come ben si addice ad ogni spirito raziocinante e libero. È stato un uomo che ha saputo fare una differenza. È stato un autore che, a dispetto delle sue paure, la Rete e Wikipedia non ne manipoleranno il pensiero ma contribuiranno ad eternarlo. E oggi è morto. La speranza è che in questi giorni di lutto l’implacabile macchina mediatica non contribuirà ad ucciderlo ancora a suon di coccodrilli apologetici e interessati, ricostruzioni ridondanti della figura dell’eroe, racconti radical-chic che lo farebbero imbestialire soltanto. La speranza è quella ma, come al solito, temo che sarà vana…. e temo che non si fermeranno mai a “pensare sino a domani, almeno”. Rina Brundu