In My June – Leaves Don't Fall By Chance

Creato il 30 ottobre 2013 da Iyezine @iyezine
In My June – Leaves Don't Fall By Chance - Lo Potremmo Definire Un Album Di Transizione - Garage Records &l;
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In My June – Leaves Don't Fall By Chance

30 Ottobre 2013 A cura di:

Francesco Cerisola

In My June
Leaves Don't Fall By Chance

2013 - Garage Records
Voto : 7.00 / 10

Tag: folk folk neofolk neofolk folkapocalittico folkapocalittico

2013-10-30 00:00:00 Francesco Cerisola

A due anni di distanza dal promettente “Blind Alley”, i veneti In My June ritornano con un nuovo lavoro, Leaves Don't Fall By Chance”. Gli undici brani proposti, non più supportati dal violoncello (Laura ha abbandonato il gruppo), trovano nuova linfa vitale negli inserti elettronici, differenziandosi in maniera netta dalla produzione passata.

Moon And Stars, partendo pacata, cresce rapidamente in tensione ed energia, travolgendo con i suoi ritornelli decisi e intensi, mentre la (quasi) demoniaca Mouse In The Snow, scura e sgranata, lascia spazio alla passione desertica e polverosa della più solare Silly Night. Il vigore incalzante dell'accattivante Rain That Never Ends, apre alla meno riuscita Please My Demon (quasi tutto è giocato sulla voce, che però non convince fino in fondo) e alle contrapposizioni tra pieni e vuoti di Buried With The Leaves.
Lucy, ritornando su atmosfere più claustrofobiche e soffocanti, instilla un forte senso di inquietudine, dissipato solo dal delicato procedere della successiva Looking For Something To Lose e dal rapido e grezzo incrocio chitarra/voce di 5th Dimension.
Endless God, infine, tesa e urlata, introduce il malinconico e raffinato concludere di I've Lost My Time.
Con questa seconda prova gli In My June provano a cambiare rotta rispetto al passato: contrappongono a tradizionali brani folk, composizioni più intense, energiche e incisive. Il risultato è un lavoro caratterizzato da due facce che invece di essere complementari tendono a contrastarsi. Il passare da atmosfere più solari ad altre da inferno apocalittico risulta piuttosto ostico da affrontare. Lo potremmo definire un album di transizione. C'è del buono, ma la direzione da seguire non è ancora ben definita. Sarà compito del terzo disco darci la soluzione.
Tracklist:
01. Moon And Stars
02. Mouse In The Snow
03. Silly Night
04. Rain That Never Ends
05. Please My Demon
06. Buried With The Leaves
07. Lucy
08. Looking For Something To Lose
09. 5th Dimension
10. Endless God
11. I've Lost My Time

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