un'altra settimana è passata e altri bellissimi romanzi sono approdati nella mia libreria che a poco a poco comincia ad essere troppo piena per contenere altri romanzi. Questa volta niente romanzi dagli editori ma qualche regalo inaspettatto e qualche colorato acquisto per placare la mia malattia per l'acquisto compulsivo.
-Grazie a Teresa che mi ha gentilmente inviato l'antologia Eros & Thanatos recentemente uscita per la collana Giallo Mondadori. Sono proprio curiosa di vedere come uno nota autrice di romance si destreggia tra le intriganti pieghe del giallo.
Dove conduce la magia ipnotica di un antico medaglione? Quale segreto si nasconde in quello strano club dove la sensualità sconfina nella perversione? Cosa si cela in quell’elegante cappelliera sul sedile di una Porsche? Quale scelta saranno costretti ad affrontare due amanti clandestini in un desolato motel? A cosa può condurre la fascinazione morbosa per i tatuaggi? Chi osa fare da spettatore alle esibizioni di una regina del sesso estremo? Solamente alcune delle esplorazioni temerarie e crudeli, inaspettate e agghiaccianti di una delle tematiche più antiche e più ineluttabili: l’incontro di passione e morte. Dalle migliori autrici italiane dell’intrigo, un’antologia tutta al femminile destinata a lasciare il segno.
-Grazie a Saby che anche questa settimana, sebbene intimidita dalle mie minaccie, mi ha regalato due splendidi romanzi che ovviamente anelavo con sentito trasporto. Che dire.. ecco cosa succede quando confidi i tuoi desideri su romanzi che devi ancora acquistare! :D
Quando la piccola Ah-Kim emigra a New York con la madre, dopo la morte del padre, il suo nome si trasforma in Kimberly, molto più adatto a un contesto occidentale e meno ostico da pronunciare per le persone con cui viene in contatto: gli insegnanti, i compagni di scuola e anche la zia, che ha cancellato dalla memoria il fatto di essere nata in Cina e si sente più americana dello zio Sam. Ma non è questo l’unico cambiamento nella vita di Kim. Il sogno americano si realizza per lei in un appartamento, garbatamente messo a disposizione, a pagamento, dalla sua ricca parente. Un luogo infernale, abitato da topi e scarafaggi, che ha il dubbio vantaggio di permetterle una vita all’aria aperta, visto che i vetri delle finestre sono rotti e nessuno ha intenzione di cambiarli. Tutto intorno a lei è estraneo e ostile, ma Kim ha un innegabile talento: le piace studiare, impara in fretta e ha un’incredibile resistenza nei confronti delle avversità che sembrano abbattersi con particolare ostinazione su di lei e sulla madre. E così, pian piano, riesce a superare le difficoltà che incontra a scuola, la fatica di lavorare nelle ore libere in una di quelle sartorie dove la gente sta china giorno e notte sulle macchine da cucire, per aiutare la madre, assai più fragile di lei, a svolgere il suo compito quotidiano. Finché la vita cambia e Kim, con la sua adorabile lievità e il senso dell’ironia che la accompagna anche nei momenti più tragici, potrà finalmente emergere alla luce e dare forma al proprio destino.
Micah ha preso tutto da suo padre. E, come lui, ha sempre mentito a tutti. Ma quando il suo ragazzo, Zach, viene trovato morto a Central Park, apparentemente dilaniato da un branco di cani randagi, Micah è tra i principali sospettati. E lo shock sembra finalment
e spingerla a dire la verità. O forse no. Perché Micah è diversa dagli altri. Micah nasconde un segreto. Un segreto terribile. Accanto al suo letto c’è una gabbia, ogni sera suo padre le chiede se si è ricord
ata di prendere la pillola, il suo appartamento a New York le sta stretto e lei ha fame di spazio. L’unico momento in cui sta davvero bene è quando può correre – correre a una velocità sovrumana, quasi ferina. Perché
nel suo DNA c’è un gene non umano. E sul cadavere di Zach sono stati trovati squarci che sembrano inferti più da lupi che da cani... Ma l’ha davvero ucciso
lei?
-Ho anche acquistato qualche bel libriccino (sempre grazie a Saby) che mi interessava un sacco e ovviamente da lettrice vorace non ho saputo resistere alla tentazione.
Mi chiamo Slimane, ho undici anni e vivo in una famiglia tutta storta. Per fortuna c’è mio fratello Maxence: lui è il mio manuale di sopravvivenza. Mio padre lo chiamiamo il Demonio, perché è sempre arrabbiato. La sera, mi chiudo le orecchie a doppia mandata per non sentire più le urla dei miei genitori che litigano. Ieri il Demonio ha picchiato la mamma e l’ha fatta cadere per terra. Maxence ha cercato di difenderla, ma lui gli ha dato un pugno. Ho guardato il sangue che usciva dal naso di Max che si mischiava a quello della mamma, e ci siamo stretti forte mentre dei grandi papaveri fiorivano sulla mia maglietta bianca. Credetemi, la vita non è una cosa da bambini. Maxence non ha più voluto saperne della violenza dei grandi e un giorno ha deciso di andare nel paese senza adulti. Io volevo raggiungerlo, ma ho sbagliato strada e sono atterrato in un posto dove riparano le persone. Lì ho incontrato Hugo, con la testa pelata e una gran voglia di vivere, e anche Valentina, più leggera di una nuvola. Insieme abbiamo molto discusso e abbiamo deciso che quando saremo grandi raccoglieremo tutti i bambini sfortunati tra le nostre braccia, e li lasceremo andare solo quando sapranno davvero nuotare.
Alice ha lavorato sodo per raggiungere i suoi obiettivi e ora, a quasi cinquant’anni, sente di avercela finalmente fatta. Dopo anni di studio, di notti a base di caffè e libri di psicologia, ha coronato il suo sogno, è una scienziata di grido, insegna ad Harvard e viene chiamata dalle più prestigiose università per tenere conferenze. E poi c’è il suo più grande orgoglio, la famiglia: il marito John, un brillante esperto di chimica, che non riesce a trovare gli occhiali neppure quando li indossa, e i loro figli, Anna, Tom e Lydia, tutti e tre realizzati, anche se ognuno a modo suo. All’improvviso, però, tutto cambia. All’inizio sono solo piccole dimenticanze: una parola sulla punta della lingua che non riesce a ricordare, gli orari delle lezioni, il numero di uova nella ricetta del pudding natalizio, quello che prepara da più di vent’anni. E poi un giorno, dopo il giro di jogging quotidiano, Alice si ritrova in una piazza che è sicura di conoscere ma che non sa dove si trovi. Si è persa, a pochi metri da casa. Qui comincia il suo viaggio tra le corsie d’ospedale, a caccia del male che sta cancellando i suoi ricordi. Quando le viene diagnosticato l’Alzheimer precoce, tutto ciò in cui Alice ha sempre creduto pare sgretolarsi, il mondo intorno a lei sembra sfuggirle ogni giorno di più.