In my mailbox (fiefiefifi)
Creato il 30 agosto 2013 da Nageki
@nagikka
Qualche sera fa, volendo aggiornare questa rubrica con i miei ultimi acquisti, ho visitato il sito inmondadori.it per salvare trame e copertine. Mi sono persa per ben due ore. Quando ho chiuso la pagina avevo comprato tre libri, nonostante ne avessi già comprati altri qualche giorno prima ed uno a prezzo pieno il pomeriggio stesso. Come se non bastasse, questa mattina mentre mi apprestavo ad ordinare la copia del "Purgatorio" selezionata dal mio professore di Letteratura Italiana, ho comprato l'ennesimo libro della settimana. Sono un caso disperato.
Fra i libri che ho letto quest'anno ce n'è uno che mi ha colpita particolarmente, s'intitola "La figlia segreta" ed è di Shilpi Somaya Gowda. Racconta della vita di una bambina data in adozione subito dopo la nascita ed è un romanzo ricco di dettagli sull'India e sulla cultura indiana. Da allora sentivo il desiderio di leggere altri libri con protagonisti indiani ed è così che ho comprato "La moglie indiana" di Anne Cherian. Lo sto leggendo attualmente e ne sono innamorata, per quanto semplice, è un romanzo che mi sta davvero appassionando. Ho trovato molti altri titoli che vorrei acquistare, sicuramente uno dei prossimi sarà "Pollo al burro a Ludhiana. Viaggio nell'India delle piccole città." di Pankaj Mishra.
Ma ora veniamo ai miei acquisti! Alcuni li sto ancora attendendo con impazienza, altri li ho già divorati.
Da Parigi alla luna (Adam Gopnik)
Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella "ville lumière" insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale (che si materializza in un invasivo apparato politico-burocratico, oltre che nella perenne tendenza all'astrazione) e la "più splendida civiltà dei luoghi comuni mai esistita": quell'amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai musei, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. O dalla cucina intesa come un rito che ha inizio con la spesa mattutina. In pagine pervase dall'ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si guardano con sospetto e attrazione, l'autore di Una casa a New York ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.
La lunga marcia (Richard Bachman aka Stephen King)
Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada. Un incubo on the road che solo King (Richard Bachman) poteva concepire...
La moglie indiana (Anne Cherian)
Neel è un anestesista, fiero della propria capacità di decisione, dentro e fuori la sala operatoria. Perciò pensa di poter gestire la richiesta di sua madre che lo richiama in India perché sposi una brava ragazza indiana. Figuriamoci, Neel ha già una fidanzata a San Francisco, e una carriera ben avviata: un matrimonio combinato è l'ultima cosa che gli passa per la testa. Leila è un'insegnante nel villaggio della famiglia di Neel. Ha trentacinque anni ma ancora non è stata promessa a nessuno; la sua famiglia è troppo povera per procurarle una dote, e poi si vocifera di una sua relazione segreta con un ragazzo musulmano. L'apparente libertà americana si confronterà con le tradizioni e le usanze indiane quando le vite di Neel e Leila si uniranno nel più improbabile dei matrimoni combinati. Entrambi dovranno lottare per conciliare i propri desideri con le aspettative delle famiglie e dovranno imparare a conoscersi a fondo.
Trimalchio (F. Scott Fitzgerald)
In breve: la versione antecedente "Il Grande Gatsby" su cui in realtà in regista Baz Luhrmann ha basato l'omonimo film.
This is the first edition ever published of Trimalchio, an early and complete version of F. Scott Fitzgerald's classic novel The Great Gatsby. Fitzgerald wrote the novel as Trimalchio and submitted it to Maxwell Perkins, his editor at Scribner's, who had the novel set in type and sent the galleys to Fitzgerald in France. Fitzgerald then virtually rewrote the novel in galleys, producing the book we know as The Great Gatsby. This first version, Trimalchio, has never been published and has only been read by a handful of people. It is markedly different from The Great Gatsby: two chapters were completely rewritten for the published novel, and the rest of the book was heavily revised. Characterization is different, the narrative voice of Nick Carraway is altered and, most importantly, the revelation of Jay Gatsby's past is handled in a wholly different way. James L.W. West III directs the Penn State Center for the History of the Book and is General Editor of the Cambridge Edition of the works of F. Scott Fitzgerald. He is the author of William Styron: A Descriptive Biography (Random House, 1998).
Come candele che bruciano (Michael McDowell, Tabitha King)
Callie Dakin è una bambina fuori del comune. A sette anni, grazie al suo straordinario udito e ai suoi misteriosi poteri, ha già ascoltato cose che nessuno alla sua età dovrebbe sentire, e che dovrebbero rimanere nascoste. Quando, dopo il rapimento e il brutale assassinio del padre, è costretta a trasferirsi in una vecchia e sinistra pensione insieme con l'egocentrica madre Roberta, la situazione precipita. Perché Roberta nasconde inquietanti segreti di famiglia e l'antica magione contiene misteri a ogni angolo: oggetti che compaiono e impiegabilmente scompaiono, voci che provengono dal nulla. E una donna riservata e severa che esercita su Callie un'irresistibile influenza.
La donna che amava i numeri (Toni/Tony Jordan)
Contare è il suo segreto. E la sua ossessione. Grace Lisa Vandenburg, 35 anni, di mestiere insegnante, non può fare a meno di calcolare ogni cosa: i passi necessari per coprire il tragitto da casa al suo bar preferito, i semi di papavero di cui è cosparsa la sua fetta di torta all’arancia, la lunghezza – dieci centimetri esatti – della frangetta che lambisce il suo sguardo intelligente e inquieto. Perché in un mondo dove tutto, o quasi tutto, è divisibile per dieci, forse fanno un po’ meno paura anche il caos e i fantasmi che si agitano dentro di lei. Almeno fino a quando una variabile impazzita non fa deragliare la sua vita: è l’incontro con Seamus Joseph O’Reilly, 19 lettere nel nome, 26 fascinose rughette d’espressione attorno agli occhi, a spazzare via in un solo, spaventoso istante, anni di meticolosa routine.
Una ragazza da Tiffany (Susan Vreeland)
Nel 1892, a Manhattan, un'elaborata insegna in bronzo fa bella mostra di sé. Tiffany Glass & Decorating Company declama la scritta che campeggia sopra una solida porta di vetro molato. Oltre quella porta, si schiude un grande salone con enormi vetrate appese al soffitto e imponenti mosaici poggiati alle pareti. E poi vasi dalle linee morbide, pendole, candelabri Art Nouveau, lampade con paralumi di vetro soffiato in mille splendidi colori. E il regno di Louis Comfort Tiffany, pittore di quadri orientalisti raffiguranti minareti, moschee e beduini, secondo il gusto del tempo. La Tiffany Glass & Decorating Company è, tuttavia, anche il regno delle Tiffany girls, le ragazze di Tiffany, come sono chiamate a Manhattan le donne che l'artista ha riunito attorno a sé. Vi è Clara Wolcott Driscoll. Giovane vedova in un laboratorio dove vige la regola, imposta dal padre di Louis, di impiegare solo fanciulle non maritate, Clara è l'artefice autentica delle creazioni Tiffany. "Una ragazza da Tiffany" è, soprattutto, la sua storia. Una storia in cui l'autrice non celebra soltanto un talento misconosciuto, ma illumina anche gli slanci, i desideri e le ambizioni di una giovane donna nella città americana pronta a tuffarsi nella grande avventura del Novecento.
Fermate gli sposi! (Sophie Kinsella)
Lottie non vede l'ora di sposarsi. Con l'uomo giusto, naturalmente: non ne può più di lunghe relazioni con fidanzati che sul più bello non se la sentono di impegnarsi davvero. E così quando anche Richard, che lei è convinta stia per farle la tanto attesa proposta, la delude, decide su due piedi che è ora di passare all'azione e accetta di convolare a nozze con Ben, un flirt estivo conosciuto per caso su un'isola greca molti anni prima e che lei non ha mai più rivisto. Ben si è appena rifatto vivo, e basta una cena per far scoccare nuovamente la scintilla tra i due: perché perdere tempo in inutili preparativi? Presto! Ci si sposa in quattro e quattr'otto e via per un'indimenticabile luna di miele nel luogo che ha visto nascere il loro amore. Ma non tutti la pensano così: Fliss, la sorella di Lottie, e Lorcan, il socio in affari di Ben, sono contrarissimi e preoccupatissimi. Bisogna intervenire subito. I due sabotatori partono all'inseguimento dei neosposi che devono essere fermati a tutti i costi, prima che avvenga l'irreparabile... Le conseguenze saranno disastrosamente comiche per tutti. Con "Fermate gli sposi!" Sophie Kinsella firma una nuova, spumeggiante commedia romantica, in cui non mancano le sue proverbiali trovate condite da un pizzico di sesso e da un insuperabile senso dell'umorismo.
Funny Boy (Shyam Selvadurai)
Arjie Chelvaratnam, è il secondogenito di una famiglia della "upper class tamil" a Ceylon, che compie il viaggio dalla semplicità dell'infanzia al mondo intricato della vita adulta nei sette anni che porteranno ai sanguinosi disordini del 1983. Arjie preferisce giocare con le bambole e le bambine e si destreggia all'interno della sua famiglia allargata che lo guarda con preoccupazione e riprovazione. Si guadagna invece la simpatia dei pochi outsider della rigida società dell'isola. Arjie dovrà fare i conti con il risveglio della propria identità omosessuale e con le contraddizioni feroci dell'antica civiltà della sua gente.
I romantici (Pankaj Mishra)
Benares, la città sacra sulle rive del Gange, è lo sfondo seducente del giovane Samar. Studente universitario e discendente di un'illustre famiglia bramina decaduta, Samar vive la propria solitudine con l'unica consolazione della lettura, soprattutto dei classici della letteratura europea, e dell'amicizia dell'ambiguo Rajesh, un compagno di studi che si agita tra i ribelli del campus universitario. L'incontro con miss West, un'originale e affascinante donna inglese, lo mette a contatto con quel mondo occidentale che conosce soltanto attraverso i libri e di fronte al quale si sente insicuro e inadeguato. Ed è in questo nuovo ambiente che Samar conosce la bella Catherine, francese, disinvolta e pericolosamente lontana dal suo mondo, e se ne innamora perdutamente. Storia di un amore impossibile e di un impossibile incontro tra Oriente e Occidente, "I romantici", felice esordio di Pankaj Mishra, è un romanzo che sa combinare, con semplicità e finezza, grazia e intensità emotiva.
La meccanica del cuore (Mathias Malzieu)
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. E il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.
Purgatorio (Dante Alighieri)
La Cantica della penombra e della speranza. Qui si muovono gli uomini che sanno di poter raggiungere la soddisfazione piena e di poter colmare il desiderio di eterno che muove il cuore e la ragione. In questa arte della "Commedia", Dante imprime in modo indelebile, come solo la grande arte sa fare, le figure di una umanità in cammino e in tensione verso il vero bene.
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