Nonostante le critiche per l'etichetta "anticlericale" il film nel 1978 vinse 5 David di Donatello, tra cui miglior film, miglior sceneggiatura e miglior scenografia e un grande successo di pubblico.
Alle accuse Magni ha sempre risposto: “Hanno equivocato fra clero e potere temporale, io ho avuto sempre un ottimo rapporto con i preti”.
Ora grazie all'adattamento teatrale di Antonello Avallone, "In nome de
La storia che va in scena è quella già nota. Una contessa, madre segreta di un rivoluzionario accusato con due amici,,Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti, di aver compiuto un attentato in una caserma di zuavi, si rivolge a un giudice della Sacra Consulta, Monsignor Colombo da Priverno perché la aiuti.
Per vincere la resistenza del Monsignore gli confessa che lui è il padre dell'arrestato, nato da una fugace relazione nel 1849. Riuscirà a liberarlo, ma non riuscirà ad intervenire a favore degli altri due arrestati che verranno condannati a morte dal tribunale ecclesiastico, nonostante l'arringa di Monsignor Colombo. Quella di Monti e Tognetti fu l'ultima condanna a morte decretata dall'autorità papale, il 22 ottobre 1867
Teatro dell’Angelo Via Simone de Saint Bon n. 19 tel. 06/37513571- 06/37514258
In Nome del Papa Re, con Nanni Candelari, Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Corrado Ruffini, Patrizia Ciabatta, Daniela Bianchi, Simone Sgambato, Aliosha Massine, Fabrizio Maggi, Aldo De Martino
Fino al 21 febbraio, dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.30.