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IN PENSIONE IN TUNISIA: pro e contro di questo "paradiso" dei pensionati all'estero

Da Vim News @viviilmondo
La Tunisia con la sua cultura tutta da scoprire è una terra che offre svariate attrattive per chi intende trasferirsi. Alle belle, lunghissime spiagge, che concedono riposo e divertimento, si contrappongono la fertile regione settentrionale e le solitarie località montane e desertiche che sanno di avventura.
I visitatori più interessati trovano ovunque le testimonianze di una storia antica e mutevole. I fenici, i romani, i vandali, i bizantini, gli arabi, i turchi, gli spagnoli e infine i francesi hanno lasciato la loro impronta su quella che è l’Africa più vicina al vecchio continente e un naturale ponte fra il mondo occidentale, quello africano e quello arabo-islamico. Approfondisci con noi i pro e i contro per chi intende trasferirsi in Tunisia con la propria pensione.

Ai pensionati italiani che si trasferiscono in Tunisia, non necessariamente per tutto l'anno, la legge concede importanti vantaggi fiscali, che portano ad un aumento della pensione netta percepita.
Un’opportunità da prendere seriamente in considerazione, anche perché all’aumento della pensione netta si accompagna un costo della vita molto più basso, per cui il pensionato che si trasferisce in Tunisia vedrà le sue entrate aumentare in modo consistente.
La legge tunisina n. 2006-85 del 25 dicembre 2006 ha sancito, a partire dall’anno 2007, un regime di abbattimento della tassazione dell’80% sulle pensioni percepite dai cittadini di vari Paesi, tra cui l’Italia, con i quali la Tunisia ha in essere una convenzione fiscale di cosiddetta "non doppia imposizione". In breve il meccanismo è il seguente: il pensionato cittadino italiano deve richiedere il permesso di soggiorno, abitando effettivamente in Tunisia per almeno 6 mesi + 1 giorno l’anno.
Deve poi aprire un conto bancario, sul quale sarà accreditata la pensione percepita dall’Italia. Date queste condizioni, la pensione sarà corrisposta dall’Ente Italiano al lordo, quindi senza ritenute alla fonte, in quanto, in virtù della convenzione fiscale, essa sarà tassata non più dallo Stato Italiano ma da quello Tunisino. Su tale lordo lo Stato Tunisino concede la detrazione dell’80%, tassando quindi solo il 20% rimanente.
Facciamo un esempio pratico, basato su una pensione lorda annua di 20.000 euro:
- Pensione LORDA annua: 20.000 euro
- Deduzione dell’80%: 16.000 euro
- Reddito imponibile: 4.000 euro
- Imposta annua: 400 euro
In pratica, riducendo il reddito imponibile al solo 20% di quello totale, la pensione è tassata per circa il 2% sul totale (se poi il pensionato è capofamiglia c’è un’ulteriore detrazione)!
E’ chiaro che quanto più è alta la pensione più i vantaggi diventano interessanti, ma è vero anche che per una piccola pensione il differenziale di tassazione assume ancora maggior valore, tanto più se si considera, ripetiamo, che il costo della vita in Tunisia è pari a circa la metà rispetto all’Italia.
Come detto, per ottenere e conservare il permesso di soggiorno in Tunisia bisogna risiedervi per un minimo complessivo di 6 mesi + 1 giorno all’anno, anche non continuativi.
Per ottenere la residenza in Tunisia:
  1. copia contratto di locazione
  2. aprire un conto corrente versare 4000euro (per dimostrare che avete i fondi per risiedere continuativamente) per i sei mesi dare gli estremi alla polizia con 6 foto
  3. contattare la ambasciata italiana/uffici aire e comunicare l'intenzione di fare la residenza in loco
  4. fatto cio dopo 6 mesi e un giorno, anche non continuativi, ma nell'arco dello stesso anno, avviare la richiesta di trasferimento pensione, che verrà accreditata al lordo e dovrete pagare solo l'aliquota tunisina (2% sul lordo).
A fronte degli innegabili lati positivi dal punto di vista fiscale, bisogna considerare anche alcuni fattori che devono far riflettere per una decisione consapevole:
  • SANITA': La situazione igienico-sanitaria del Paese è mediocre, soprattutto lontano dalle città principali. Di scarso livello l'assistenza sanitaria pubblica, mentre è buona quella fornita dalle strutture private, a costi accessibili e comunque convenzionata con le principali assicurazioni sanitarie internazionali. Pertanto, è consigliabile stipulare un'assicurazione sanitaria che copra le spese mediche e il rimpatrio in caso di necessità.
  • USI E COSTUMI: i tunisini sono un popolo molto ospitale, ma per dovere di precisione, bisogna considerare alcuni fattori. La Tunisia è un paese musulmano, e anche se sono molto tolleranti, alcune regole corpotamentali di base vanno sicuramente conosciute e rispettate. Molti italiani residenti da parecchi anni in questo paese vi diranno che non è semplice fare amicizia vera con i locali, ma che una volta acquistata l'amicizia, durerà per sempre. E' solo questione di "farci il callo".
Se servissero maggiori informazioni non esitate a contattarci: [email protected] (oppure il form in fondo al sito).
Fonte: “Il Corriere di Tunisi” Corriere Euromediterraneo – N° 103 (Nuova Serie) 30 Gennaio 2012 9
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