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In pericolo d’estinzione una specie vivente su 10

Creato il 16 luglio 2011 da Amandacastello2010

In pericolo d’estinzione una specie vivente su 10

Sono stati pubblicati dal Proceedings of National Academy of Sciences i risultati di una ricerca dell’università britannica di Exeter che esamina gli effetti dei cambiamenti climatici sulle specie vegetali e animali facendo riferimento alle previsioni non rosee del mantenimento della biodiversità del pianeta.

Le conclusioni di questa ricerca sono pessime: è in pericolo una specie vivente su 10!

Ne abbiamo parlato diverse volte, ma se i risultati dello studio dovessero essere realmente rappresentativi, si dovrebbe parlare di estinzione di moltissime specie di animali e di piante.
Si definisce specie a rischio una specie animale o vegetale che, a causa della esiguità della popolazione ed in virtù di sopravvenuti mutamenti nel suo habitat usuale, rischia di scomparire definitivamente (definizione Wikipedia)

In pericolo d’estinzione una specie vivente su 10

Il WWF segnala varie specie a rischio; tra i più conosciuti la tartaruga marina, il rinoceronte, la tigre, il panda gigante, il gorilla, l’elefante.
Possiamo pensare ad un mondo che contempli questi animali solo come un ricordo o una voce da cercare sull’enciclopedia?

Il principale autore della ricerca, Ilya Maclean, dell’ università di Exeter sottolinea: «Il nostro studio è un campanello d’allarme per agire. Le molte specie che sono già in declino potrebbero estinguersi se le cose continueranno come sono. E’ ora di smettere di usare le incertezze come scusa per non agire. La nostra ricerca dimostra che gli effetti nocivi del cambiamento climatico stanno già accadendo e, se possibile, superano le previsioni».

Lo studio ha riguardato un gran numero di specie che vivono in ogni tipo di habitat in tutto il mondo e «I risultati confermano che il cambiamento climatico di origine antropica è ormai una minaccia per la biodiversità globale».

In pericolo d’estinzione una specie vivente su 10

Lo studio fa alcuni esempi delle risposte in atto da parte delle specie ai cambiamenti climatici: «La copertura di ghiaccio diminuita nel Mare di Bering ha ridotto l’abbondanza di molluschi da circa 12 a 3 per metro quadrato in un periodo di tempo molto breve (1999 – 2001). Queste conchiglie sono la fonte principale di cibo per le specie al culmine della catena alimentare, come l’edredone dagli occhiali; Il riscaldamento climatico e la siccità stanno causando gravi perdite di specie di anfibi autoctoni, un tempo comuni, dello Yellowstone National Park, negli Stati Uniti d’America. Tra il 1992 – 1993 e il 2006 – 2008, il numero delle popolazioni di salamandre tigre è calato di quasi la metà, il numero delle popolazioni di rana macchiato del 68% e il numero di popolazioni di chorus frog del 75%; In Antartide, pochi animali esistenti a terra, ma uno dei più abbondanti, un verme nematode che vive nel suolo asciutto delle valli fredde ha sperimentato un  declino del 65% tra il 1993 e il 2005, come conseguenza del cambiamento climatico». (fonte Greenreport)

Possiamo fare finta di niente?

Il campanello d’allarme sta suonando!

Possiamo e dobbiamo pensare abbiamo la facoltà e la responsabilità di fare qualcosa!
Non mi stancherò mai di far notare e sottolineare che i nostri piccoli gesti si riflettono sull’ambiente! Raccolta differenziata, spesa oculata, rispetto per l’ambiente, ecc.
Se ogni singolo individuo iniziasse a responsabilizzarsi seriamente potremmo avere un impatto ambientale vicino allo 0!
Non esiste il mondo ideale, ma insieme potremmo renderlo migliore!

In pericolo d’estinzione una specie vivente su 10

Pensiamo, riflettiamo e poi agiamo!

 


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