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In Premier League vince   una app anti-razzismo

Creato il 20 aprile 2013 da Mbrignolo

KickitoutHI TECH (Londra). La Premier League mette in programma in questo fine settimana la quint’ultima giornata di un campionato che, incoronato in anticipo il Manchester United che potrebbe addirittura arrivare alla conferma matematica in caso di vittoria lunedì sera sull’Aston Villa a fronte di una sconfitta domani del Manchester City in casa del Tottenham, ha ancora molto da dire per l’assegnazione delle poltrone per l’Europa e nella lotta per la salvezza. Con tre posti per l’Inghilterra nei gruppi di Champions League, il Chelsea impegnato domani a Liverpool deve difendere (considerate le due squadre di Manchester già promosse) il punto di vantaggio – con una partita in meno – che ha sull’Arsenal, in trasferta sul terreno del Fulham, e i 3 punti sul Tottenham. Speranze di Europa e di salvezza si incontrano a Sunderland dove la squadra di Di Canio (attualmente 3 punti sopra la zona retrocessione) incrocerà i bulloni con l’Everton, sesto, che ha ancora ambizioni per entrare nelle prime cinque e conquistare un posto in Europa. In coda il Queens Park Rangers (virtualmente in Championships) potrebbe preparare una trappola allo Stoke City (34 punti come il Sunderland) mentre il Wigan Athletic, fresco finalista della FA Cup, cercherà a casa del West Ham i punti che partendo dagli attuali 31 possano mettere pressione a chi lo precede.

Ma la notizia dall’Inghilterra arriva fuori dal campo: la campagna “Let’s Kick Racism Out of Football” che compie 20 anni nel corso dei quali si è trasformata nell’organizzazione Kick It Out impegnata nel campo della lotta alle discriminazioni, alla luce delle recenti recrudescenze razziste che hanno colpito la Premier League, ha deciso di lanciare una applicazione per smarphone a partire dalla prossima stagione per consentire ai calciatori e agli spettatori di denunciare in forma anonima ogni forma discriminatoria sulle tribune e negli spogliatoi. Kick It Out – che va ricordato riceve un contributo di appena 150.000 Euro l’anno da federazione inglese, Associazione Calciatori e Premier League – ha deciso di utilizzare questo strumento nel tentativo di superare l’omertà che è strisciante in tutti i livelli del calcio. Il primo obiettivo è quello di fornire un quadro più completo delle dimensioni del problema senza dimenticare la possibilità di utilizzare le denunce raccolte per sanzioni e denunce.


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