“…Il corpus complessivo della dottrina cattolica (e qui comprendo sia Vecchio e Nuovo Testamento, si ai commenti, le mille interpretazioni che ne hanno dato i teologi, ma anche i papi, i vescovi, e via via fino all’ultima omelia dei parroci dei paesi più sperduti), non è altro che un continuo rimando a testi e parole che sono state scritte, o sono state pronunciate altrove o in altro momento. Esattamente ciò che accade con le pagine virtuali di internet….quel corpus è la prima forma di ipertesto che l’umanità abbia mai conosciuto.”
“La Chiesa per secoli ha avuto come obiettivo la conquista di tutto il mercato, e non ha mai utilizzati una sola tecnica per volta da un punto di vista di marketing, ma sempre strategie diverse a seconda del territorio e degli obiettivi, agendo contemporaneamente su più fronti..”
“E dunque, l’unico modo per governare questa molteplicità era quello di riunire in sistema tutte le espressioni della Parola collegandole fra loro, cioè …creando un ipertesto. E se questo non fosse bastato ancora la Chiesa si sarebbe fatta medium essa stessa, diventando a sua volta canale di comunicazione. La Chiesa di oggi appare più che mai come un’enorme player multimediale rivolto verso il mondo, e mai come in questo caso si potrebbe affermare che “il medium è il messaggio stesso”.”
Questi brani sono tratti dal libro che sto leggendo in questi giorni:Bruno Ballardini, Gesù e i saldi di fine stagione (edizioni PIEMME). Non l’ho ancora finito ma ritengo, fosse anche solo per le poche righe che ho trascritto qui, che Gesù e i saldi di fine stagione di Bruno Ballardini sia un testo che valga la pena leggere più di tanti libri di comunicazione che vedo in giro per le librerie. Ho trovato in questo (lo vogliamo chiamare romanzo?) idee originali e scritte in una forma che solo a prima vista appaiono descritte in modo colloquiale e semplice. In realtà Gesù e i saldi di fine stagione è, parafrasando Carl Phillip Gottlieb von Clausewitz, la continuazione di una vera e propria lezione universitaria di comunicazione e marketing espressa con altri mezzi.
Questo libro è sì una storia romanzata che descrive l’ incontro/lezione tra un esperto di marketing e un cardinale di Santa Romana Chiesa che vuol capire di più su come poter salvare la Chiesa dal declino, ma più lo leggo e più mi viene in mente il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei. Ma non sarà che il cardinale veste il ruolo del povero Semplicio?
Vero Ballardini? :)
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