In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore 3

Creato il 29 ottobre 2013 da Marvigar4

Forse ho già accennato da qualche parte a quella che qualcuno, organizzando un pomeriggio da narcolessi in una libreria della mia città e addirittura tentando di promuovere un dibattito, ha definito la “febbre del giallo”… Ma quale febbre del giallo? Stando alle cifre, in Italia in un anno si acquistano sì e no 16 milioni di libri, di cui il 20% di narrativa, e in questo settore un altro 20% è l’acquisto di titoli a tematica gialla, noir, thriller, horror, etc.. Fatevi i conti e scoprirete che la presunta smania di acquistare libri gialli non c’è per niente nel nostro paese. Vi sono troppe pubblicazioni legate a quel genere e di pessima fattura, questo sì, ma, se si escludono le eccezioni degli autori stranieri e di Andrea Camilleri, il resto è fuffa, ossia scrittori che vendono, se tutto va loro bene, uno o duemila libri. Ma di questo nei pomeriggi organizzati da certi oziosi personaggi non si parla, non si dice chiaro e tondo come stanno le cose, per un semplice motivo: questi personaggi non sanno nulla, continuano a blaterare ignorando i dati effettivi legati alle vendite, oppure cercano di farsi belli con il giallista di turno spacciandolo per un autore di successo che ha pubblicato con una grande casa editrice (ed omettendo che le grandi case editrici italiane, soprattutto quelle storiche, ormai sono oberate da debiti e resistono solo come immagini illanguidite di ciò che furono)… Ecco come si distrugge la letteratura in Italia, ecco come si perdono occasioni preziose dando spazio a certa gente, a certi Re Mida al contrario che forniscono solo disinformazione e fanno passare la voglia di acquistare libri e leggerli. Siamo nel paese di Presentopoli [1], lo abbiamo già scritto, non ci rendiamo conto che anche per la letteratura gialla non abbiamo la solida tradizione filosofica razionalista dei paesi anglosassoni e francofoni, di conseguenza possiamo solo puntare a qualche splatter, a qualche ispettore o commissario sboccato, panzone e buzzurro con l’ulcera (tanto cari agli editor nostrani), a delle storielline che non farebbero accapponare la pelle nemmeno a un bimbo di tre anni, al solito genere ennuyeux di commistione con il “sociale” (parola tanto cara ai vecchi comunisti nati negli anni ’40 e defunti praticamente nel 1968 e zone limitrofe). Ecco servita la “febbre del giallo”… un consiglio a quei personaggi: curatevela quella febbre, magari istruendovi un po’ di più!

© Marco Vignolo Gargini

[1] http://marteau7927.wordpress.com/2011/09/08/presentopoli/



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :