oggi mi ha telefonato col cellulare -menomale che ieri glielo avevo portato!- e mi ha comunicato che dalla t i è stato trasferito in reparto.
gli hanno tolto tutti i vari tubicini e monitoraggi e insomma la situazione è nettamente migliorata.
non so chi ringraziare: la buona stella, il destino, la mano del Signore, e di tutti i santi del Paradiso, perchè non è più i prognosi riservata e perchè presto sarà di nuovo con noi a casa.
chicco chiede del papà e io gli ho raccontato una mega balla, che è fuori città su al nord per lavoro ma che presto torna con un camion dei pompieri tutto nuovo. oggi resto a casa, così chicco quando torna da scuola si rasserena non piangerà come al solito e pranzeremo insieme. la quotidianità che ci è stata scippata da questo evento eccezionale per portata e drammaticità piano piano sta smussando la sua potenza che all’inizio appariva davvero incalcolabile.
resto a casa anche perchè oggi c’è chi mi copre durante l’ora di visita- un amico fidato e un mio zio.
e poi perchè ho da curare uno di quei raffreddori con contorno di mal di gola che soltanto il cortisone sta mano a mano debellando. in modo tale da stare in forma per i prossimi giorni, in previsione degli ultimi accertamenti e del rientro casalingo.
mi meraviglio di me stessa, di come ho tenuto sinora, in termini di freddezza calma e sangue freddo. anche se dentro di me ribollivo come magma incandescente. vedremo come andranno le cose nei prossimi giorni, per ora c’è solo da sperare per il meglio, o no?