In ricordo di Giuseppe D'Avanzo

Creato il 11 settembre 2011 da Andrea Rattacaso @rattablog2
Il 30 Luglio 2011 è morto un grandissimo giornalista italiano, Giuseppe D'avanzo, che era uno dei pochi baluardi rimasti del giornalismo di inchiesta in Italia. Le sue idee possono riassumersi in queste parole:
"Un'inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza. Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell'interesse dell'opinione pubblica e anche nell'interesse della politica perché senza fatti la politica annienta se stessa".
Voglio ricordarvelo così. Vi lascio la lista delle sue inchieste più famose:
Quando la Cia non credette ai nostri 007 (8 gennaio 2001)
Quelle e-mail rubate dal computer di Biagi (29 giugno 2002)
Cosa Nostra, rapporti segreti: "Previti e Dell'Utri nel mirino" (7 settembre 2002)
Telekom, il ruolo degli 007 così inquinarono l'inchiesta(9 ottobre 2003) 
Quattro destini incrociati tra armi, segreti e misteri (17 aprile 2004)
L'imam rapito dalla Cia, silenzi e complicità con Washington (28 giugno 2005)
Doppiogiochisti e dilettanti, tutti gli italiani del Nigergate(24 ottobre 2005)
Le responsabilità italiane nella guerra sporca Usa (11 maggio 2006)
Quella patacca del Sismi per infangare Prodi (7 luglio 2006)
La riscoperta dell'America, nuovo fronte di Cosa Nostra(12 luglio 2007)
E Tronchetti mi disse: "Le abbiamo chiesto troppo"(21 luglio 2008)
Le dieci domande a Berlusconi (15 maggio 2009)
Su Boffo una velina che non viene dal tribunale (30 agosto 2009)
Ruby: "La mia verità sulle notti di Arcore" (28 ottobre 2010)
Berlusconi corruttore: illegalità per comprare un impero (10 luglio 2011)

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